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Per il PD dell'area nord, la riapertura della discarica di Medolla, chiusa dal 2017, finalizzata al conferimento di decine di migliaia di tonnellate di rifiuti speciali, trasportati da 25 camion giornalieri in entrata ed in uscita dall'area (e fortemente contestata anche dal neo comitato di cittadini di Medolla), 'migliorerà la situazione esistente e risponderà alle esigenze di un territorio che ha investito nel rispetto della sostenibilità ambientale, con fini non speculativi'. E' quanto espresso in una nota dalla segreteria del partito
'Grazie alle scelte degli amministratori e alle politiche industriali dell’azienda partecipata Aimag, in questi anni - prosegue il PD - è stato possibile avviare in tutti i comuni un sistema di raccolta differenziata dei rifiuti che già oggi raggiunge e supera tutti gli obiettivi più virtuosi fissati a livello europeo.
Un grande merito dei cittadini della Bassa modenese che, nonostante i terremoti e la ricostruzione, hanno accettato con responsabilità e senso civico, in nome di importanti sfide ambientali, di modificare i propri comportamenti abituali.
Ma come è altrettanto chiaro a tutti, non esiste la raccolta differenziata al 100%. Se vogliamo perseguire e garantire il ciclo integrato dei rifiuti, come territorio che vuole l’autosufficienza, abbiamo la necessità di impianti di prossimità, per gestire i rifiuti una volta trattati.
Questo è il motivo per il quale non accettiamo di ospitare grossi investimenti di imprese che traggono profitto dalla gestione dei rifiuti di altri territori, come nel caso dell’impianto di Biometano che era previsto a Concordia, ma viceversa riteniamo necessario per la Bassa modenese il progetto proposto da Aimag riguardo alla discarica di Medolla, accogliendo in questo modo rifiuti trattati e non pericolosi che devono necessariamente andare a smaltimento, provenienti dagli impianti di recupero di Aimag.
Un progetto, quello della discarica di Medolla, che migliorerà l’impianto esistente, senza rischi ambientali o per la salute dei cittadini'.
Dopo avere spiegato le ragioni politiche del si alla riapertura della discarica, il PD rilancia la palla sui comitati ai quali chiede di avanzare 'proposte alternative e fattibili' e ai quali 'contesta la diffusione, in modo strumentale, di informazioni palesemente smentite dalle relazioni dei tecnici, opponendosi oppone a una politica ambientale che, grazie agli investimenti dei Comuni e della loro azienda Aimag, vuole le esigenze del territorio al centro e quindi un’economica circolare che funziona: dai rifiuti organici e dalle biomasse prodotte - afferma il PD Area Nord - si ricavano infatti compost, energia pulita utilizzata negli impianti di trattamento o immessa nella rete di teleriscaldamento e di energia elettrica”.
Redazione Pressa
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