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Elly Schlein felice al Pride di Budapest canta Bella Ciao

Elly Schlein felice al Pride di Budapest canta Bella Ciao

La segretaria nazionale PD: 'Sono qui per difendere libertà e democrazia e dare solidarietà alla comunità LGBTQIA+'. In 180.000 al corteo senza nessun problema di ordine pubblico


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Nonostante il divieto imposto dal governo ungherese, il Budapest Pride 2025 si è svolto con una grande partecipazione di pubblico e Senza alcun scontro o problema di ordine pubblico.
Oltre 180.000 persone hanno attraversato il centro della capitale in difesa dei diritti della comunità LGBTQIA+.
 

In testa alla folta delegazione italiana c’era Elly Schlein, segretaria nazionale del Partito Democratico, che ha preso parte al corteo al fianco di attivisti, eurodeputati e membri di Arcigay. La leader del PD ha voluto lanciare un messaggio: “Siamo qui per difendere la libertà e la democrazia. Perché quando si colpiscono i diritti di qualcuno, si colpiscono i diritti di tutte e tutti noi”.
Con indosso una maglietta arcobaleno e la bandiera europea sulle spalle, Schlein ha partecipato al corteo intonando bella ciao insieme alla delegazione Arcigay. “Non si può vietare l’amore per legge. Non si può cancellare la nostra differenza per legge. No pasaran!”, ha aggiunto.
Il corteo si è svolto in modo pacifico ma sotto stretta sorveglianza. La polizia ha installato telecamere e sistemi di riconoscimento facciale lungo il percorso, senza però intervenire per fermare l’iniziativa. La partecipazione popolare ha trasformato il Pride in una mobilitazione civile senza precedenti nella recente storia ungherese.
Il governo di Orbán, attraverso una controversa legge che vieta eventi pubblici legati all’identità di genere e all’omosessualità, aveva tentato di impedire la manifestazione.
Ma il sindaco progressista Gergely Karácsony ha registrato l’evento come “manifestazione municipale”, aggirando formalmente il divieto.
La presenza di Elly Schlein ha rappresentato anche una risposta politica chiara da parte dell’Italia e di una parte dell’Europa progressista. “L’Unione Europea non può restare in silenzio di fronte alla deriva autoritaria in corso in Ungheria. Difendere i diritti significa difendere l’Europa stessa”, ha affermato la segretaria del PD davanti ai microfoni internazionali.
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Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consigliere Corecom (C...   

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