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Emissioni di benzene, sostanza potenzialmente cancerogena, fino ad ora non monitorata; emissioni odorigine che pur al di sotto delle soglie consentite potrebbero incidere sull'equilibrio psicofisico delle persone lungamente esposte, come lo sono i residenti. Sono rivelazioni shock quelle che il referente del Comitato Respiriamo Aria Pulita ha esposto ieri sera nel corso dell'assemblea pubblica organizzata dal circolo PD della Madonnina sulla riqualificazione del quartiere. Rivelazioni che emergono da una informativa Arpae legata alle indagini condotte dalla Procura e partite dall'esposto presentato proprio sulle emissioni delle fonderie da parte del Comitato stesso. Elementi preoccupanti, dai quali scaturisce l'immediata richiesta al sindaco di approfondimento; sindaco che di fronte a tali rilievi si è subito dichiarato pronto a porre la questione alla prossima riunione tecnica sul caso fonderie del 20 maggio prossimo.
Ed è anche la sperimentazione in corso sul monitoraggio e sulla riduzione delle emissioni odorigine, stabilita in sede di tavolo tecnico tra azienda, arpa e comune, che preoccupa i cittadini. Non solo per i potenziali rischi segnalati dalla relazione Arpa, ma anche per il fatto che la sperimentazione stessa è condotta soltanto sulla parte meno impattante dell'impianto. II tutto in attesa di una delocalizzazione dell'impianto nella zona di Navicello che dovrà avvenire, come ha confermato nei tempi e nei modi l'assessore all'urbanistica Vandelli, entro il 2022.
'Una cosa è certa. Non possiamo continuare a vivere in queste condizioni per altri tre anni' - sottolinea l'Avvocato Cossetti. 'Non ne possiamo più e siamo realmente preoccupati per le nostre famiglie ed i nostri figli'.
Perché ad aggiungere allarme a preoccupazioni ci sono le immagini della web cam che il Comitato ha posizionato verso i camini della fonderie e pubblicate sulla pagina FB che confermano l'emissione improvvisa di nuvole di polveri (che potrebbe essere anche solo vapore, come ha in passato specificato l'azienda), soprattutto da aree dello stabilimento non soggette alla sperimentazione sul controllo e la riduzione delle emissioni. Emissioni confermate anche dalla presenza, documentata da immagini che illustrano strati di polveri che si depositano in breve tempo sui davanzali delle abitazioni della zone e sulle auto in sosta.
Insomma una situazione che i residenti attraverso il comitato denunciano essere di invivibilità e che pare maggiore anche di quella registrava prima dei tavoli tra comune, arpa, Ausl nei quali si sono definiti gli interventi per la riduzione delle emissioni inquinanti ed odorigene (che l'azienda ha dichiarato essere già al di sotto le soglie di legge), e oggetto della sperimentazione in corso.
Gi.Ga.
Redazione Pressa
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