Carpi ha bisogno di un nuovo ospedale e al contempo Mirandola e i 90 mila abitanti del bacino il proprio. Pensare a un solo ospedale che funga da baricentro è una follia fuori dal tempo. Il modello emiliano non si dimostra così efficiente ed il tentativo della Regione è chiaro: asciugare le risorse in provincia e dirottare tutti sui grandi hub.“Per giunta – chiosa Pino Galati, candidato per il centro-destra nel collegio “Carpi-Mirandola” – questo goffo tentativo di accorpare i due ospedali e l’inarrestabile impoverimento del Santa Maria Bianca sono incompatibili con il bacino di utenza e con la viabilità locale. Si stanno utilizzando le strade progettate e realizzate in epoca ducale. Un tessuto dinamico e produttivo come questo merita con urgenza uno sbocco autostradale e un collegamento ‘decente’ con il capoluogo.”Al termine dell’incontro, i due parlamentari ed il prof. Chiarotti con gli amici del comitato Salviamo l’Ospedale si sono lasciti con un ‘arrivederci’.“È evidente – chiosano Galati e Valentini – della necessità di tenere costantemente vigilata la situazione in quanto la Regione ha già dato prova di come, appena il territorio abbassa la guardia, siano pronti a tutto per risparmiare e scippare servizi. Da Roma avremo un punto d’osservazione privilegiato e con i legami nati a Mirandola e Carpi si potrà fare pressioni perché la Giunta Bonaccini tuteli la salute anche degli abitanti della zona nord della provincia di Modena.”
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