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'Chi negli ultimi giorni ha inveito contro il Governo sulla gestione dello scudo penale per ILVA deve necessariamente ripassare la Costituzione italiana. I padri costituenti hanno sì riconosciuto che la Repubblica è fondata sul lavoro e il diritto al lavoro, ma hanno aggiunto l'aggettivo 'fondamentale' solo quando si parla di salute riconosciuta come 'interesse della collettività''. E' quanto afferma il senatore modenese del M5S Gabriele Lanzi, membro della Commissione Industria, intervenendo in Aula nella discussione sull'informativa del ministro Patuanelli riferita alla situazione dell'ILVA.
'A Taranto nei decenni è successo quindi che un diritto costituzionale incomprimibile è stato subordinato ad un altro diritto. E non lo si è fatto in maniera intermittente, ricordandosi ogni tanto che la gente di Taranto moriva, lo si è fatto in maniera esclusiva. Ma questo non basta per i fautori dell'industrialismo a tutti i costi.
Finalmente dopo l'incontro di ieri a Palazzo Chigi abbiamo avuto chiarezza: ArcelorMittal meditava da tempo di svincolarsi dall'accordo con il Governo italiano e lo ha fatto con una scusa alla prima occasione disponibile. Quindi smettiamola di dare la colpa a questa maggioranza che per la prima volta ha deciso di prendere di petto l'emergenza ambientale presente a Taranto. Sappiamo bene che lo stabilimento ILVA è un sito fondamentale per l'intero tessuto industriale italiano e per questo va difeso. Ma la mia idea di Paese non è quella di uno Stato che elemosina aiuti dai privati e piega le Leggi per favorire scudi alle speculazioni e allo spolpamento delle nostre ricchezze. Oggi sembra anacronistico parlare di nazionalizzazione; un sostantivo ormai vecchio, trapassato, ma quanto mai adatto alla situazione di ILVA: la più grande acciaieria d'Europa è il perno fondamentale attorno al quale dobbiamo strutturare tutto il nostro Piano infrastrutturale di grandi opere. Non lasceremo che lo stabilimento muoia, ma non lasceremo morire neanche chi per anni è stato dimenticato' ha concluso Lanzi.
Redazione Pressa
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