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L'ospedale di Mirandola accende e unisce il Consiglio dell'Unione Area Nord

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Il centro destra rilancia il nodo del Pal che nel 2011 lo ha declassato. Due mozioni ritirate per lasciare spazio ad una nuova proposta al prossimo consiglio


L'ospedale di Mirandola accende e unisce il Consiglio dell'Unione Area Nord
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Il tema del potenziamento, della classificazone e del futuro dell'ospedale di Mirandola, anche nel suo rapporto con quello di Carpi, torna, a ragione, a scaldare le sedute del Consiglio dell'Unione dei Comuni dell'area nord. Il Santa Maria Bianca, supportato anche dalle ricche donazioni, si è trasformato in un centro nevralgico nella gestione dell'emergenza Covid, svolgendo un ruolo fondamentale nella rete ospedaliera provinciale. E ora che l'emergenza sanitaria e clinica si è di fatto conclusa, con lo svuotamento del reparto Covid, i sostenitori della centralità dell'ospedale per l'area nord della provincia di Modena hanno un ulteriore motivazione per sostenere che gli investimenti programmati per il potenziamento (su cui tutte le forze  politiche si trovano d'accordo), faccia fronte anche un impegno a rivedere un Pal, Piano Attuativo Locale della sanità modenese, che definisce l'organizzazione dei servizi ospedalieri e sanitari sul territorio e che oggi vede l'ospedale di Mirandola, così come quello di Pavullo, declassato, dal 2011, al livello minimo dei tre della classificazione, ovvero a livello di ospedale di prossimità.

Una definizione che sia nella forma sia nel merito sta stretta soprattutto all'interno del dibattito che vede una concorrenza, più che una auspicata sinergia, con l'ospedale di Carpi ed il progetto di un nuovo ospedale Ramazzini di Carpi (progetto da 100 milioni da realizzare in almeno 10 anni) che sostituirebbe l'ipotesi di un nuovo ospedale baricentrico per Carpi e Mirandola. Una ipotesi, quest'ultima, contenuta nelle richiesta di uno studio di fattibilità, portato all'attenzione del Consiglio dell'Unione, per rispondere alla domanda se siano meglio due ospedali o un Hub dell'area nord accessibile a tutti.

'Preso atto che questa discussione con il PD, che ha in mano Regione e Conferenze territoriale sanitaria, e con Carpi non è possibile' - afferma il Capogruppo Lega, On.

Guglielo Golinelli, ha senso concentrare le forze per il potenziamento dell’ospedale di Mirandola, ma è necessario cambiare il Pal,  che prevedeva l’Ospedale di Carpi come struttura di Area e quello di Mirandola come struttura di Prossimità, ipotesi che non è più accettabile'. 

Golinelli rilancia un tema caro al centro destra, ovvero una riclassificazione che ponga gli ospedali allo stesso livello 'riportando servizi a Mirandola ed evitando di sprecare soldi su una struttura (quella di Carpi), compromessa'. Il riferimento è a quella di Carpi, sotto il profilo strutturale.

Fatto sta che l'ipotesi di un ospedale baricentrico, sostenuta dal centro destra e dalla presidenza dell'Unione, rappresentata dal sindaco di Mirandola Alberto Greco, dopo quella che molti hanno definito una fuga in avanti del PD e del sindaco di Carpi Bellelli che ha parlato come di cosa se non fatta già decisa la creazione di un nuovo ospedale di Carpi, sembra per ora sfumata. In funzione di consapevolezza comune da parte delle forze politiche. Quella che un passo indietro possa smussare il dibattito ed avviare ad una soluzione condivisa. Da qui la richiesta, accolta, di ritirare le mozioni in discussione (una di Forza Italia ed una del centro sinistra), per arrivare a un impegno condiviso attraverso il lavoro dei Sindaci.

'Dopo l’esperienza covid 19, chiedo all’Ausl di dare attuazione al piano di potenziamento dell'Ospedale di Mirandola e mi auguro che arrivino altre importanti donazioni per attivare i posti letto di terapia intensiva e semintensiva del Santa Maria Bianca, che tutti oggi sappiamo essere una risorsa fondamentale non solo nelle emergenze, per garantire una risposta sanitaria pubblica universale e gratuita' - afferma il sindaco di Concordia Luca Prandini ricordando il grande sforzo attuato anche da aziende private per sostenere l'ospedale nella fase dell'emergenza

'In discussione, nella seduta del Consiglio dell'Unione, la nostra mozione sulla sanità - commenta Paolo Negro, capogruppo del Gruppo ‘Liste civiche - PD’ in Unione - con un articolato piano di potenziamento dell’Ospedale di Mirandola e dei servizi sanitari sul nostro territorio, reparto per reparto, servizio per servizio. Intorno a questa proposta, già avanzata ed approvata dalla maggioranza dei consigli comunali della Bassa, abbiamo lavorato, sindaci e gruppi di centrosinistra e da Regione e Ausl sono arrivate risposte ed impegni precisi, con un piano da 34 milioni di euro di investimenti sull’Ospedale di Mirandola e i servizi sanitari dell’area nord. Ora serve più coesione del territorio, perché si passi dagli impegni ai fatti' 

'L'onesto riconoscimento, da parte della Presidenza del Consiglio dell'Unione, che l'ipotesi di un ospedale baricentrico non ha fatto strada' - afferma Negro ' crea le condizioni per concentrarci tutti su un solo obiettivo: potenziare l’Ospedale di Mirandola, senza subordinate. Per creare le condizioni di uno sforzo unitario, abbiamo ritirato la nostra mozione che ha già ottenuto l’obiettivo, il passo avanti per la sanità della Bassa che si prefiggeva, per consegnarla ai Sindaci, chiedendo loro, alla Giunta dell’Unione di presentare una proposta unitaria per il prossimo Consiglio dell’Unione. La sanità non ha colore, i cittadini della Bassa hanno diritto ad una sanità di qualità e ad un Ospedale di primo livello. Questo era, e rimane il senso del nostro impegno e ieri è stato segnato un passo avanti”


Redazione Pressa
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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 


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