Modena, gestione rifiuti: Legambiente boccia la svolta di Mezzetti

'La mancanza di prospettive ambiziose per il miglioramento della qualità della raccolta differenziata da parte dell’Amministrazione comunale è evidente'
'La mancanza di prospettive ambiziose per il miglioramento della qualità della raccolta differenziata da parte dell’Amministrazione comunale è evidente - rileva Legambiente -. A fronte dell’ipotesi di un ritorno a un sistema misto e della reintroduzione di cassonetti per alcune raccolte, nel dibattito in Commissione gli stessi rappresentanti di Hera hanno anticipato la sostanziale certezza di un peggioramento della qualità della raccolta differenziata'.
'Il cambiamento non avverrebbe peraltro a costi invariati. È stato evidenziato chiaramente che i costi per un nuovo cambio del sistema, a pochi anni dalla transizione al porta a porta, comporterebbe ulteriori costi per i cittadini che dovranno essere ripartiti all’interno della tariffa - sottolinea l’associazione -. Che maggiori costi si associno a un peggioramento dei risultati per quello che riguarda il recupero di materia e la riduzione dei rifiuti prodotti, obiettivo mai citato finora dall’Amministrazione comunale e difficilmente raggiungibile con il ritorno dei cassonetti, è un doppio risultato negativo che andrà a gravare sulle tasche dei cittadini. Occorrerebbe proseguire sulla strada del porta a porta, che può consentire invece un miglioramento del quadro economico attraverso l’aumento della qualità, e quindi un maggior valore dei rifiuti differenziati grazie all’impegno dei cittadini'.
'I risultati positivi realizzati da Modena grazie all’impegno dei cittadini sono stati testimoniati anche dai dati raccolti nell’ultimo anno, presentati in commissione dal Comune e rilevati anche nel rapporto Ecosistema Urbano 2024 pubblicato da Legambiente. Nelle classifiche pubblicate dal rapporto, Modena è passata dalla 67esima posizione per la raccolta differenziata rilevata nel 2023 alla 28esima posizione nel 2024, con un incremento del 12,4% dell’indicatore di quantità sul totale dei rifiuti prodotti. Ultimo elemento, a fronte di una situazione ancora non definita da parte del Comune, è il pessimo segnale dato ai Comuni del territorio modenese. È evidente il rischio di ricadute territoriali a seguito di un passo indietro del Comune capoluogo rispetto a una scelta importante e impegnativa come quella assunta negli ultimi anni, che peraltro ha portato a miglioramenti significativi dei dati rilevati - conclude Legambiente -. Attendiamo l’evolversi della situazione, segnalando però la necessità di una riflessione decisamente più attenta da parte dell’Amministrazione comunale'.
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