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Forse perchè gli investimenti ed i progetti riavviati e ripresi (dal S.Agostino all'ex Amcm, dal Piano periferie alla riqualificazione delle piazze del centro, dai poli dell'industria e della logistica a quelli della cultura), sono sempre quelli, fermi da 20 anni (da quando lui era Vicepresidente della provincia e poi assessore regionale), la conferenza stampa degli auguri di Giancarlo Muzzarelli, sindaco di Modena, è sembrata davvero quella della marcia in più promessa in campagna elettorale. Quella che, in questo fine anno, Muzzarelli avrebbe legato a doppio filo al successo del Vasco Modena Park. Personalizzandone la vetrina nazionale.
Il bilancio di fine anno che indirettamente voleva e doveva essere quello della celebrazione (a tratti sfociata nell'autocelebrazione), dell'amministratore forte, a prescindere dall'interesse per una sua ricandidatura, e capace di spazzare via l'immobilismo delle amministrazioni precedenti. Quelle guidate da Pighi prima e, ancora prima, da Barbolini.
Perché di quei progetti, ancora oggi lì, fermi, in forma di cantieri riavviati o ancora abbandonati, e di cui oggi Muzzarelli stesso parla, loro già parlavano, rispettivamente dal 1994 e dal 2004. Per venti anni, di nulla. Ed è per questo che oggi è soprattutto grazie a loro (Barbolini e Muzzarelli), suoi storici compagni di partito e predecessori in fascia tricolore, che Muzzarelli può dire di avere dato una svolta.
Perché dagli anni '90, da quando Montezemolo Presidente degli industriali, lamentava la mancanza di visione ed i treni persi dal sistema Modena (nel quale Muzzarelli già giocava comunque un ruolo importante), poco o nulla è cambiato in relazione ai grandi progetti di sviluppo e di visione. Ed è per questo che oggi a Muzzarelli basta decantare una rotatoria che nasce tra le mille uccise sulla carta negli ultimi 15 anni, per gridare, a ragione, alla marcia in più.
Perché se una macchina è ferma in folle col freno a mano tirato, basta togliere il freno perché ricominci a muoversi. E questo è ciò che fino ad ora, dall'elezione del 2014 ad oggi sembra avere fatto Muzzarelli. Ne più né meno che togliere un freno. E' in questa fotografia ed in questa prospettiva che vanno forse letti gli 80-90 milioni stimati che Muzzarelli afferma di avere più o meno direttamente, rimesso in moto. Che dovrebbero diventare 157 per le nuove nuove opere in citta'. Investimenti che, almeno per quanto riguarda la parte pubblica, l'amministrazione guidata da Muzzarelli ha avuto il merito di avere rimesso in moto solo dopo essere stata certa di averli.
Altra storia è la parte privata di quei 157 milioni di euro, sulla quale (come nel caso dei 59 milioni previsti dal Piano Periferie), l'amministrazione non è in grado di dare garanzie e prospettive, se non quelle legate alla speranza che gli investimenti pubblici ed i cantieri aperti possano davvero mettere in moto quel 'volano straordinario per l'economia' citato dal Sindaco nella conferenza stampa.
'Nel 2017, che e' stato un anno straordinario - dice - abbiamo fatto azioni straordinarie, e di questo ringrazio tutti i dipendenti della pubblica amministrazione che si sono spesi per una comunita' che, non solo è in movimento, ma sta anche reagendo in maniera molto positiva'. Rispetto a tutti i temi dell'attualità sociale e politica. Compreso quello dei profughi. Un fenomeno che 'il ministro Minniti ha riportato sotto controllo' e dove Modena 'ha fatto e fara' la sua parte. Il nostro obiettivo e' l'accoglienza diffusa: dobbiamo offrire ai profughi vitto, alloggio e dignita', ma non la donna delle pulizie' - afferma il sindaco. 'Chi viene aiutato deve rimboccarsi le maniche. Da noi si fa cosi'.
Parlando di sicurezza, il primo cittadino segnala poi le 14 'esperienze di controllo di vicinato, da estendere ancora' e la richiesta al Governo di rafforzare gli uomini delle Forze dell'ordine, oltre a quella al questore di rilanciare il patto per Modena sicura. In tema di gioco d'azzardo 'sono 416 gli edifici mappati come sensibili dal Comune' vicino ai quali non possono sorgere nuove sale gioco. 'Questo rafforza la scelta gia' fatta degli esercizi oltre la tangenziale, ma alcuni agiranno per vie legali', chiude Muzzarelli.
Gianni Galeotti