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Nel 2021 la Provincia di Modena prevede di investire su strade e scuole oltre 43 milioni di euro, di cui 15 milioni per miglioramenti sismici , ampliamenti e ristrutturazioni delle scuole superiori e 28 milioni sulla rete di oltre mille chilometri di strade provinciali; a queste risorse si aggiungono 13 milioni di parte corrente destinate alle manutenzioni scolastiche e oltre otto per quelle connesse alla viabilità.
Sono questi i numeri principali del bilancio di previsione 2021 presentato, insieme al piano triennale degli investimenti, lunedì 30 novembre, al Consiglio provinciale in vista del voto definitivo, previsto il 14 dicembre (i documenti sono stati adottati con l'astensione dei consiglieri Simona Magnani, Marco Rubbiani e Stefano Lugli).
I conti della provincia sono particolari, come particolare lo è la natura stessa dell'Ente dopo la riforma del 2014, che dopo il fallimento del tentativo del governo Renzi di abolirla attraverso il referendum, ha lasciato in eredità un ente che investe solo con risorse provenienti da Stato e Regione, con destinazione vincolata.
'Infatti riusciamo a mettere a disposizione risorse nostre, solo attraverso le alienazioni patrimoniali' - ha affermato il Presidente Giandomenico Tomei.
Per quanto riguarda le entrate tributarie si prevede di incassare da Ipt e Rcauto quasi 57 milioni di euro, ritornando ai numeri del 2019, prima della pandemia; quest'anno, infatti, la Provincia prevede di incassare entrate pari a 48 milioni da Rcauto e Ipt: quasi dieci milioni in meno rispetto alle previsioni iniziali che sono stati coperti dallo Stato con un contributo straordinario pari a oltre sette milioni e 700 mila euro, il resto dalla Provincia stessa con risorse proprie, approvate con l'ultima variazione di bilancio, sempre nella seduta del Consiglio di lunedì 30 novembre, garantendo l'equilibrio finanziario dell'ente.
Maria Costi, consigliera con delega al bilancio, ha sottolineato come di quei 57 milioni previsti in entrata da Rcauto e Ipt, la Provincia ne dovrà versare allo Stato, come avviene dal 2014, quasi 27 milioni di euro, quasi la metà.
Per realizzare il piano investimenti la Provincia prevede anche dieci assunzioni tra personale tecnico, geometri e un operaio alla viabilità e personale amministrativo; attualmente i dipendenti sono ora 211, mentre nel 2013, prima della riforma, erano 536.
Gli investimenti previsti nei prossimi 3 anni
Con il bilancio 2021 la Provincia ha presentato anche la programmazione degli investimenti fino 2023 all'intervento della quale spiccano gli interventi su strade e scuole previsti il prossimo anno.
Complessivamente la Provincia prevede di investire nel 2021 oltre 43 milioni: 28 milioni sulla viabilità e 15 sulle scuole.
Sulla viabilità l'obiettivo principale rimane la nuova Pedemontana: dopo l'avvio dei lavori nelle scorse settimane del tratto tra S.Eusebio e Cà di Sola, la Provincia il prossimo anno intende avviare la gara d'appalto dell'ultimo tratto tra Cà di Sola e Solignano per completare l'opera entro il 2023; nei giorni scorsi, inoltre, è partita la procedura per l'aggiudicazione dei lavori della tangenziale di S. Cesario sul Panaro.
Prosegue il piano di manutenzione dei ponti con gli interventi sul ponte Guerro a Castelvetro lungo la provinciale 17 e sul ponte di Villalunga a Sassuolo lungo la provinciale 467 e sul ponte di Gombola sulla sp 23 ed è previsto l'avvio dell'ampliamento della rotatoria Rabin a Modena sulla Nonantolana.
Sono in programma il prossimo anno diversi lavori su frane e dissesti lungo la viabilità provinciale in Appennino e la manutenzione stradale contro buche e avvallamenti.
Per quanto riguarda le scuole sono previsti l'ampliamento del polo scolastico Fanti-Da Vinci di Carpi, le ristrutturazioni degli edifici allo Spallazani a Castelfranco Emilia, al polo Guarini-Wiligelmo a Modena e i miglioramenti sismici al Tassoni, al Barozzi e Fermi di Modena e al Formiggini a Sassuolo, oltre agli interventi di ammodernamento dei servizi e degli impianti in numerose scuole.