'La richiesta delle Regioni e delle aziende di trasporto pubblico locale di evitare gli assembramenti degli studenti in treno ed autobus con lo svolgimento delle attività scolastica in remoto, è l’ammissione della grave inefficienza del settore dei trasporti pubblici'. A parlare è Dario Ballotta, presidente dell'Osservatorio Nazionale Liberalizzazioni Infrastrutture e Trasporti (Onlit).'Le aziende devono affrontare l’emergenza, così come è toccato a molte strutture sanitarie durante il lockdown e anzi, avrebbero dovuto organizzarsi per essere pronte alla ripartenza - continua Ballotta -. Chiedere agli studenti di tornare alla didattica a distanza sarebbe come chiedere ai malati di Covid di stare a casa perché gli ospedali sono pieni. Quello dei trasporti pubblici è un sistema monopolista e garantito vecchio di 30 anni, privo di flessibilità e sprecone. Basti pensare che in questi mesi non è stato aggiunto un autobus e non è possibile acquistare degli abbonamenti settimanali che rispondano alle nuove esigenze di pendolari e studenti'.
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