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E' tutto leghista il podio della nuova edizione del Governance Poll realizzato da Noto Sondaggi per Il Sole 24 Ore e pubblicato sul quotidiano di lunedi' 8 aprile. Un podio che vede in testa Luca Zaia, ormai un habitue' del primo posto nel Governance Poll, che riceve il 62% dei consensi con un incremento di quasi 12 punti rispetto al risultato delle regionali del 2015. Sono 11 i punti che lo separano dall'inseguitore, il governatore del Friuli Massimiliano Fedriga, con il 51,1%. Terzo classificato e' Attilio Fontana della Lombardia. Il centrodestra dominante occupa anche il quarto e quinto posto in graduatoria con i due neoeletti in Abruzzo, Marco Marsilio, e Sardegna, Antonio Solinas.
Il primo presidente targato Pd e' il governatore dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini (in sesta posizione), che consolida il 44,2%, anche se diminuisce di 4,8 dal giorno delle elezioni.
La Sicilia di Nello Musumeci non riesce a spostarsi dall'ultimo posto che occupava gia' in modo piu' o meno stabile ai tempi di Rosario Crocetta. Sono solo tre i presidenti che aumentano il loro consenso rispetto al giorno delle elezioni (Zaia, Toti e Zingaretti), per due la situazione e' identica, mentre per i rimanenti 11 si registra un decremento. Il neo-segretario del PD, favorito anche dall'effetto-popolarita' delle primarie, raccoglie in particolare il 38,8%, quasi tre punti in piu' dello scorso Governance Poll e quasi sei oltre il 32,9% che gli aveva garantito la rielezione come governatore del Lazio lo scorso anno.
'Se fosse vero...'. Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, prova a vedere il bicchiere mezzo pieno commentando, oggi a margine di una conferenza stampa in viale Aldo Moro, la rilevazione del 'Sole 24 ore' sull'attuale consenso dei governatori.
Classifica che vede Bonaccini al sesto posto con il 44,2% dei favori, in calo del 4,8% rispetto al risultato ottenuto alle regionali del 2014. 'Il 49% a cui si fa riferimento era il voto reale di un'altra epoca politica- sottolinea Bonaccini- alle politiche dello scorso anno, il centrosinistra qui ha raccolto poco piu' del 30%'. Quindi, ragiona il governatore, 'se fosse vero che l'indicazione di voto e' attorno al 45%, sarebbe qualcosa di molto positivo'.
Bonaccini, che cita anche un sondaggio di qualche mese fa, in base al quale gode di un gradimento in Emilia-Romagna oltre il 60%, prende dunque la rilevazione del Sole 'certamente come un elemento di fiducia. Non perche' sono il primo del centrosinistra, ma perche' se fosse vero che la forza di voto per il sottoscritto e' quella, allora il centrosinistra potrebbe aver fiducia nel provare tutto insieme a farcela e a vincere da queste parti'. Bonaccini sprona dunque gli alleati. 'L'unica cosa che dobbiamo fare non e' guardare i sondaggi, che lasciano il tempo che trovano- avverte- ma provare a vincere le elezioni tra qualche mese'. E aggiunge: 'Io non ho mai guardato i sondaggi, ne' nel bene ne' nel male, perche' secondo me contera' molto il voto reale dei cittadini. E anche in passato, chi ha guardato troppo i sondaggi e' rimasto scottato'. Detto questo, Bonaccini avverte: 'L'Emilia-Romagna e' certamente contendibile. Ed e' bene saperlo. Basta guardare i numeri delle politiche dello scorso anno'.
Redazione Pressa
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