Stop armi all'Ucraina, al corteo di Modena sventolano bandiere russe

Evento limitato in Corso Canalgrande. Aderiscono 12 associazioni con i rappresentanti che parlano dal palco. C'è anche una sopravvissuta alla strage di Odessa

Realtà che attraverso i propri rappresentanti hanno espresso la loro posizione dal palco improvvisato sul cassone di un camion parcheggiato nel tratto finale di Corso Canalgrande, dove la manifestazione viene autorizzata e limitata, invisibile ai più che passano anche solo dalla via Emilia. Circondata da un importante spiegamento di forze dell'Ordine. C'è chi da quel palco non manca di rispondere, seppur indirettamente, alle dichiarazioni del sindaco che parlando di manifestazioni per la pace aveva affermato che Modena si era già espressa attraverso quella del 24 febbraio scorso con la comunità ucraina. 'Non possiamo riconoscerci in manifestazioni a senso unico che escludono interi popoli e che come tali sono divisive' - afferma il Consigliere comunale di Modena Sociale Beatrice De Maio che ricorda di avere presentato un ordine del giorno sul contrasto alla russofobia.
Anche il presidente dell'Associazione Italia-Russia Luca Rossi, rivolgendosi al sindaco, afferma: 'E espressione di un partito che ha scelto la via della guerra che danneggia l'interesse del nostro paese'.
Diverse le testimonianze di donne russe, compresa quella di Olga, sopravvissuta alla strade di Odessa, applauita da un nutrito gruppo di donne russe che sotto il palco cantano l'inno e sventolano bandiere, per sostenere non solo la tesi del no all'invio di armi, ma anche di pieno appoggio alla politica del presidente russo Vladimir Putin. Unanime, d'altra parte, la critica al presidente Ucraino Zelensky.
Nel video alcuni estratti dell'evento
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