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Una sinistra fuori e alternativa al PD che porti avanti temi e battaglie di sinistra che ormai non fanno più parte dell'agenda di un PD sempre più piegato su posizioni neocentriste e neoliberiste; un PD che sembra avere smarrito il senso della sua missione storica di baluardo contro le disuguaglianze nelle condizioni di vita delle nostre comunità e sui temi del lavoro, della sanità, del welfare e dei diritti civili. Ed è così che dalla scelta che ha portato la sinistra del PD ad organizzarsi e strutturarsi nel nuovo Art. 1 MDP è iniziato un percorso (da non confondere con un 'laboratorio' tiene a sottolineare il Capogruppo in Consiglio Comunale a Modena Paolo Trande) di aggregazione di tutte le forze di sinistra alternative al PD, comprese le forze civiche e quelle politiche (come Sinistra Italiana, ora non rappresentate in consiglio comunale ed in altre assemblee elettive).
Un percorso che ha portato di recente all'unione (pur nel rispetto della rispettiva autonomia) del gruppo art. 1 MDP e Per Me Modena, nato come lista civica di minoranza (con due consiglieri eletti). Convergenza, appunto, verso un riferimento politico che è condiviso non tanto nel nome, ma nel progetto politico, ovvero rappresentare la nuova e grande forza di sinistra italiana.
Unione che prima ancora che nella forma (la presentazione ufficiale del gruppo unico è avvenuta oggi nella conferenza stampa organizzata in Comune), si è già concretizzata nei fatti. Ovvero nella presentazione di atti e di proposte uniche sul tema del lavoro (l'equiparazione delle retribuzioni delle docenti della scuola pubblica assunte attraverso la Fondazione Cresciamo e quelle attraverso il Comune, lo Ius Soli, il contrasto all'aumento delle rette degli alloggi popolari o la richiesta della residenza a tutti i richiedenti asilo per consentire loro di studiare e lavorare).
Alla conferenza stampa erano presenti, otre ai Capigruppo MDP e Per Me Modena, Paolo Trande e Domenico Campana, il vice-capogruppo Walter Stella e il coordinatore Nildo Benuzzi, indicato dai consiglieri dei quartieri a Modena.
'L’aggregazione dei gruppi di “Articolo UNO-MDP” e “Per me Modena” in Consiglio comunale e nei quartieri di Modena - ha affermato Paolo Trande' è la prova tangibile che la sinistra democratica può essere ricostruita, in un campo largo e plurale, attraverso l’unificazione delle forze più propriamente politiche con quelle civiche.
In questo senso un messaggio politico chiaro anche e soprattutto in vista ai prossimi appuntamenti elettorali, partendo dalle politiche, alle regionali e alle amministrative. E sul piano locale sono chiare le battaglie già condivise con Per Me Modena, è ancora meno definita la posizione che il gruppo unico assumerà nei confronti della maggioranza PD rispetto ai temi che in modo trasversale stanno mobilitando forze civiche sui temi della sicurezza o dell'ambiente: 'Siamo tutti consapevoli che su questi temi bisogna svoltare, che c'è la necessità di un nuovo modello di sviluppo e questo è molto sentito dai cittadini' - ci risponde Trande. 'Da parte nostra arriverà un contributo sul fronte della necessità di consumare meno suolo, per affrontare meglio gli effetti dei grandi cambiamenti climatici, che colpiscono tutti noi. Su questi temi pensiamo di poter dare un contributo originale'
Redazione Pressa
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