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“L'unica cosa da fare, di utile e di buono per i cittadini e gli imprenditori, di fronte ad un documento come quello approvato oggi sarebbe cancellarlo. Perché è sbagliato nel metodo, nella tempistica e nel merito”.
Così Piergiulio Giacobazzi, Capogruppo Forza Italia in Consiglio Comunale, unico a votare contro alla delibera proposta dall'amministrazione comunale ed approvata dal Consiglio.
“Si è approvato un atto che, pur calcolando l'impatto avuto in termini di riduzione di spesa sia per il gestore Hera (circa 958 mila euro) sia per il comune (circa 623 mila euro), dovuto ai minori servizi erogati, sancisce che le tariffe della TARI per l'anno 2020 siano uguali a quelle adottate per l'anno 2019. E' davvero inaccettabile. Il Comune, al di là dei proclami, continua a comportarsi come se l'emergenza Covid 19 non fosse esistita e le imprese non avessero chiuso e subito dei danni.
Sono passati ormai 5 mesi dall'approvazione di bilancio costruito sui dati pre-covid con l'impegno da parte del Governo della città di modificare le entrate una volta calcolato il peso dei minori servizi garantiti. Bene, questo è stato calcolato, ma il peso sulle famiglie e le imprese è rimasto uguale. Lo stesso del 2019 replicato sul 2020”. La scadenza per il pagamento dell'acconto e del saldo Tari rimangono invariate mentre per vedersi riconoscere la riduzione sull'importo, dovuto alla mancata erogazione del servizio, bisognerà aspettare dicembre.
“Il Comune non solo poteva posticipare il pagamento della Tari, ma poteva anche elaborare una delibera in cui inserire già le tariffe ridimensionate, visto che i calcoli sono stati fatti. Invece no.
Nonostante l'imbuto nelle scadenza di tasse e tributi che sta piegando le imprese, e nonostante abbia avuto 5 mesi per farlo, il Comune ha deciso non solo di non ridurre ma di confermare a costo intero, senza posticipo, l'intera tassa, con la promessa di approvare un piano economico entro la fine dell'anno in cui inserire anche quei risparmi calcolati. Se davvero la Giunta si fosse degnata di ascoltare le imprese e di mettersi nei panni degli imprenditori, di certo si sarebbe accorta che molte delle aziende, in dicembre, proprio a causa di un governo nazionale e di un ente locale che non ha aiutato, potrebbero non esserci più”
“L'unica cosa da fare sarebbe stata quella di ritirare la delibera, riformularla tenendo conto della riduzione della tassa e rinviare il pagamento del saldo al 31 dicembre”.