“Del resto, dopo la battaglia vinta da FdI affinché rientrassero nelle categorie prioritarie i soggetti fragili, all’inizio non compresi nella campagna vaccinale nazionale, ci si aspettava un cambio di passo e una soluzione alle problematiche che ne derivano: se vaccino l’assistito ma lascio che l’assistente si ammali mando in crisi l’intero equilibrio familiare, avendo due persone da assistere, di cui una non autosufficiente. La richiesta di priorità per i caregiver a la finalità di evitare l’impiego di ulteriore sanitario ora in prima linea negli ospedali e nelle vaccinazioni. L’impressione è che si continui a inseguire la pandemia piuttosto che cavalcarla - continua Barcaiuolo -. La Regione annuncia alle Ausl l’imminente inizio dell’immunizzazione ai caregiver, sempre con parole vaghe: “presto”, “a breve”: comunicazioni che vengono inviate alle associazioni territoriali di supporto ai pazienti disabili. Di qui i tentativi di prenotare il vaccino, vero salvavita per molti nuclei familiari e dai centralini delle AUSL la doccia fredda. Ci risulta che in questi giorni le AUSL di Modena rispondano che ai caregiver spetti la prenotazione dopo la fascia 75-79 anni. Ma se abbiamo immunizzato solo il 30% degli over 80, se ogni giorno in Emilia i contagi rimangono alti e pressoché invariati, se ai medici di base non arrivano dosi, se nonostante il protocollo che permetterà alle regioni di somministrare vaccini in farmacia - Regione Liguria inizierà martedì prossimo - da noi se ne parlerà a settembre, quando pensiamo di “aiutare chi aiuta”? La Regione la smetta con le promesse: vediamo se rimedierà rispondendo alle nostre interrogazioni”.
'Vaccini ai caregiver di familiari: da Regione indicazioni vaghe'
Barcaiuolo critica le circolari regionali alle AUSL che 'darebbero false speranze di vaccinazione'
“Del resto, dopo la battaglia vinta da FdI affinché rientrassero nelle categorie prioritarie i soggetti fragili, all’inizio non compresi nella campagna vaccinale nazionale, ci si aspettava un cambio di passo e una soluzione alle problematiche che ne derivano: se vaccino l’assistito ma lascio che l’assistente si ammali mando in crisi l’intero equilibrio familiare, avendo due persone da assistere, di cui una non autosufficiente. La richiesta di priorità per i caregiver a la finalità di evitare l’impiego di ulteriore sanitario ora in prima linea negli ospedali e nelle vaccinazioni. L’impressione è che si continui a inseguire la pandemia piuttosto che cavalcarla - continua Barcaiuolo -. La Regione annuncia alle Ausl l’imminente inizio dell’immunizzazione ai caregiver, sempre con parole vaghe: “presto”, “a breve”: comunicazioni che vengono inviate alle associazioni territoriali di supporto ai pazienti disabili. Di qui i tentativi di prenotare il vaccino, vero salvavita per molti nuclei familiari e dai centralini delle AUSL la doccia fredda. Ci risulta che in questi giorni le AUSL di Modena rispondano che ai caregiver spetti la prenotazione dopo la fascia 75-79 anni. Ma se abbiamo immunizzato solo il 30% degli over 80, se ogni giorno in Emilia i contagi rimangono alti e pressoché invariati, se ai medici di base non arrivano dosi, se nonostante il protocollo che permetterà alle regioni di somministrare vaccini in farmacia - Regione Liguria inizierà martedì prossimo - da noi se ne parlerà a settembre, quando pensiamo di “aiutare chi aiuta”? La Regione la smetta con le promesse: vediamo se rimedierà rispondendo alle nostre interrogazioni”.
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