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'Si va avanti con il progetto presentato nell'autunno scorso, già approvato dalla giunta, e che ripresentiamo oggi aggiungendoci l'idea di un bosco urbano. Un progetto che tiene conto delle modifiche suggerite dalle osservazioni dei cittadini e dei comitati, sul fronte dell'aumento delle aree verdi, della mobilità in accesso ed in uscita dal comparto e della realizzazine di piste ciclabili e pedonali di attraversamento. Con una novità che sarà subito discussa in commisione e poi in consiglio comunale: la previsione di un parco urbano del costo di 400.000 euro a carico del comune che servirà a mitigare l'impatto ambientale delle case. Abbiamo ereditato un progetto vecchio, che abbiamo cercato di migliorare il più possibile riducendo il numero di alloggi, l'altezza degli edifici, migliorando la viabilità ed aumentando il verde. Un progetto che però non potevamo cancellare se non a costo di pesanti penali che toccherrebbe poi ai cittadini pagare.
Abbiamo fatto uno sforzo enorme per migliorarlo muovendoci sempre all'interno della legalità'.
Si sintetizza in questo l'intervento del sindaco di Modena, a conclusione ed in replica ai diversi interventi critici e di merito arrivati dal pubblico nel corso della partecipata assemblea convocata dallo stesso sindaco alla sala di via Viterno, per illustrare il progetto per la realizzazione del nuovo comparto da 550 posti e, teoricamente, per rispondere alle osservazioni presentate nei tempi e nelle forme previste, sul progetto. Quelle arrivate e protocollate in Comune da parte di comitati di cittadini, associazioni ambientaliste, privati portatori di interessi.
Tutti o quasi, dichiaratamente insoddisfatti a fine serata, per le mancate risposte arrivate sulle osservazioni presentate. Erano più di 300 le persone che affollavano la sala. In piedi e a sedere. Tanti consiglieri PD, sparsi per la sala, ed anche i ragazzi del Guernica.
C'era chi vorrebbe che quel progetto fosse annullato, c'era chi aveva suggerito modifiche e osservazioni e che aspettava risposte, e c'è anche chi era li per difendere il sindaco. Arduo compito perché di difesa, ieri sera, Muzzarelli, a differenza di altre assemblee viste, ne avrebbe avuto bisogno. Soprattutto sul piano tecnico. Perchè gli interventi dal pubblico erano circostanziati e di merito. E meritavano una risposta tecnica e di merito che invece non c'è stata. Che forse avrebbe potuto dare l'Assessore all'urbanistica Vandelli ma che Muzzarelli ha scelto di non fare parlare, nemmeno in replica agli interventi. Muzzarelli ha voluto provare a tenere il boccino in mano partendo male e finendo peggio un intervento molto polito molto generico. Aperto dall'accusa di irrazionalità al pubblico presente, rispetto agli interventi di chi sottolineava il fatto che le cooperative di costruzioni avevano finanziato la sua campagna elettorale 'e quindi il conto prima o poi lo avrebbero chiesto' e proseguito autocelebrando il merito legato all'avere rimesso in moto un processo di rigenerazione urbana fermo da decenni. 'Dall'ex Amcm al Piano Periferie, finalmente a Modena le cose accadono' e siamo protagonisti del più grande piano di rigenerazione urbana degli ultimi decenni'
E a chi contestava il suo rapporto con le coop di costruzione ha replicato: 'Siamo persone oneste e trasparenti e siamo al servizio della comunità con onestà e trasparenza. Rimando al mittente ogni accusa'
Il Sindaco è obbligato a giocare in difesa. Le domande che la platea attende sul traffico, sulla carenza di posti negli asili che peggiorerebbe, a pari numero di strutture, con l'insediamento di altre 550 case e famiglie, sull'aumento di inquinamento atmosferico, sui costi dell'annullamento del progetto, non ricevono risposte di merito. 'Gli asili senza posti? Magari si ponesse il problema. Sarebbe il segno dell'aumento della natalità'. 'Consumiano suolo vergine? Guardate che le case in cui vivete sono state realizzate attraverso il consumo di suolo che adesso viene contestato'.
E qui il sindaco si tira anche i fischi della platea, che incrementano quando alla domanda sull'aumento dell'inquinamento in un area già inquinata e fortemente decongestionata risponde: 'Ma l'anidride carbonica è calata'. 'La penale se questo progetto dovesse essere revocato? Ammonterebbe a 18 milioni che dovrebbero pagare i cittadini'. Il Sindaco decide di chiudere li la serata. L'Assessore Vandelli rimane sullo sfondo, senza aprire bocca. Il sindaco voleva tenere in mano da solo il 'boccino' della serata ieri sera era piùù difficile. Perché le domande erano tante e le risposte poche o non esaurienti. Se non nulle. Come quelle relative alle osservazioni fatte dalla Provincia rispetto alla richiesta di ulteriori verifiche sulla 'sismica' della zona e rispetto alle quali, appunto, non è giunta risposta. E se è giunta, non è stata comunicata.
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