Se
fino a ieri il no di Forza Italia di Mirandola alla candidatura di
Letizia Budri era netto, oggi la posizione del partito di
Antonio Platis è più morbida. Il tema ora non è più il profilo della candidata, ma gli aspetti programmatici e la sua visione di città, a partire dal tema della Ricostruzione post sisma, dei lavori pubblici a rilento e della difesa del 'come era dove era', come nel caso della Chiesa di San Francesco.
Resta, in casa centrodestra, la posizione difforme dell'asse
Marian Lugli-Mario Maretti-Roberto Lodi che potrebbe arrivare alla candidatura di Maretti stesso, ma a questo punto con una operazione di rappresentanza, senza il sostegno decisivo di Forza Italia.
Parallelamente il sindaco
Alberto Greco ha nominato il nuovo assessore alle Politiche economiche al posto del dimissionario Lodi. Si tratta del 69enne geometra Claudio Sgarbanti. Il sindaco ha contestualmente disposto che la delega alla Società partecipata Aimag, venga attribuita al vice sindaco Letizia Budri. Infine, le competenze relative alla Sicurezza e alla Comunicazione rimarranno una competenza e prerogativa diretta in capo al Sindaco.

Intanto in casa Pd è ormai scontata la candidatura di
Carlo Bassoli. Dopo il no di
Stefano Toscani, i Dem hanno smentito se stessi rinunciando alle Primarie.
L'ufficialità di Bassoli però non è ancora giunta e in casa Pd non mancano le frizioni. Bassoli è infatti sostenuto dalla vecchia corrente del Pd mirandolese, quella che fa capo a
Gigi Costi,
Maino Benatti e allo stesso segretario
Anna Greco, mentre la fetta del Pd che sostenne la candidatura di
Roberto Ganzerli cinque anni fa (pur risultata perdente) non vedrebbe di buon occhio il nome di Bassoli. Senza calcolare la posizione contraria dei M5S locali con
Nicoletta Magnoni, pur smentiti dai vertici provinciali.
Giuseppe Leonelli