'Siamo estremamente delusi e incazzati - ha esordito Rivetti, senza giri di parole -. Dispiace per i tifosi, che ci hanno seguito in massa nel derby al Braglia e anche a Carrara. Ognuno deve prendersi le proprie responsabilità: io per primo, poi il direttore, lo staff e i giocatori. Ma ora non è il tempo dei bilanci, serve solo pensare alle ultime due partite e onorare questa maglia'.Il Modena si trova infatti in una situazione di classifica incerta, sicuramente non quella delle aspettative, della società e dei tifosi. Con i sogni playoff appesi a un filo e la salvezza non ancora matematica. Due sconfitte in quattro giorni hanno improvvisamente minato le certezze e soprattutto le speranze e gli obiettivi della società costruite nel corso della stagione. 'In quattro giorni abbiamo compromesso tanto - ha ammesso Rivetti - ma nulla è ancora deciso.
Tra le domande più attese e prevedibili nella sala stampa dello stadio Braglia, quella sul futuro dell’allenatore Paolo Mandelli. E su questo punto, Rivetti ha voluto sgomberare il campo da dubbi: 'Mandelli ha la nostra fiducia. Lo ringraziamo perché ha preso la squadra in un momento molto delicato, si è messo subito a disposizione e fino a pochi giorni fa stavamo facendo un buon campionato. È stata una scelta giusta: tra gli allenatori subentrati in Serie B, è quello che sta facendo meglio, i numeri parlano per lui'.Il messaggio rivolto alla tifoseria è chiaro: unità e sostegno fino alla fine. 'Capisco benissimo la loro delusione - ha aggiunto l’ad gialloblù - ma ora abbiamo bisogno che ci stiano vicino. Da Brescia arriveranno in tanti, ed è una sfida fondamentale. Se realtà come Sampdoria e Salernitana hanno ancora un pubblico che le spinge, anche noi meritiamo il nostro dodicesimo uomo'.
Infine, una risposta secca a chi ha messo in dubbio l’impegno della società. 'Non condivido che passi il messaggio di una società assente o senza ambizioni. Siamo sempre presenti, io e il presidente siamo qui tutte le settimane.
Il finale di stagione dirà se il Modena saprà rialzarsi. Per ora, dalla sala stampa arriva un messaggio forte: feriti sì, ma non arresi.IL VIDEO