Nessun politico, nessuna autorità sul palco (del resto questo primo appuntamento non lo prevedeva ed era organizzato dai cittadini per fornire una platea ai cittadini), anche se in platea, a seguire, per lo più in piedi, nel pieno dei posti a sedere, ci sono il segretario cittadino Lega, Caterina Bedostri, il capogruppo di Forza Italia Piergiulio Giacobazzi, il consigliere civico Andrea Mazzi e i consiglieri di Fratelli d'Italia Pulitanò, Rossini e Negrini.
'Questa sera siamo in tanti: è la prova che in questa volontà di mandare un segnale alle istituzioni non siamo soli', afferma nell'introduzione Mattia Meschieri, co-promotore dell’evento insieme ad alcuni nomi noti dell’attivismo civico locale, tra cui Stefano Soranna, Elisa Fangareggi, Liliana Ferrari, Barbara Puliti, Chiara Costetti ed Emilio Po. Provenienti e di fatto rappresentanti di diversi quartieri della città. A turno, tutti intervengono, alternandosi con i cittadini prenotati per parlare. La lista di chi vuole dire la propria si allunga, segnata a penna su un foglio bianco Sullo sfondo, immagini e video recenti raccontano, attraverso i titoli dei giornali, un’inquietante quotidianità fatta di cronaca, degrado e insicurezza diffusa.
Stefano Soranna denuncia come, nonostante le segnalazioni e le denunce che da parte
Liliana Ferrari propone un approccio pragmatico: 'Prima ancora di pensare alla nuova questura in fascia A, ora richiesta anche dal partito di maggioranza, si cominci col valorizzare le forze dell’ordine già presenti, garantendo loro tutele, strumenti e coperture adeguate'. E ritorna con forza la proposta di un ritorno alla figura del vigile di prossimità, un tempo volto familiare e rassicurante nei quartieri.
Sulla stessa linea Sergio Meschiari, del quartiere La Sacca: 'La sicurezza non si costruisce solo con l’arresto del criminale. Serve combattere anche il degrado, i piccoli gesti di inciviltà, le regole violate ogni giorno.
Matteo Zaccarelli giovane che risiede nella zona del Parco Amendola racconta dell'insicurezza vissuta da tanti giovani che escono di sera per esempio parcheggiano l'auto al Novi sad ma che si trovano ad attraversare strade scarsamente illuminate, in percorsi contornati da sbandati e senza fissa dimora soltanto per arrivare al centro. 'Difficile per i ragazzi, figuriamoci per le ragazze. Conosco tanti giovani aggrediti minacciati. Non ci possiamo rassegnare a questo e non possiamo accettare nemmeno come risposta a chi ci assale per la strada all'uscita dalla scuola, anche durante il giorno, di chiuderci a La Tenda. Noi chiusi e chi delinque fuori, noi ai quali viene chiesto di rinunciare agli spazi pubblici, da lasciare poi a chi minaccia la nostra sicurezza. No, cara Amministrazione, non è questa la risposta che deve arrivare'.
'Al sindaco chiediamo coraggio' - afferma Barbara Puliti della zona Tempio Stazione. 'Coraggio di mettere gli interessi e i bisogni della città e dei cittadini al di sopra delle logiche di partito, anche quando le azioni non sono proprio in linea con i suo partito. Il sindaco deve amare la città e non mi sembra che fino ad ora il sindaco abbia agito in questa direzione. Sul fronte della sicurezza non mi sembra che fino ad ora si sia comportato da sindaco'.
Elisa Fangareggi, avvocato, solleva invece il tema dei minori stranieri non accompagnati, parlando di un sistema di controlli inefficaci anche sull'età- Molti sono finti minori e non possiamo accettare un assessore che spiega come i controlli sull'età, attraverso l'analisi del polso, sono troppo invasivi. Questo è un un sistema – accusa – che finisce per avvantaggiare soltanto le cooperative di accoglienza, lasciando i cittadini e i quartieri più fragili senza risposte e più insicuri'. Un grido collettivo, forte e articolato, quello lanciato da Sala Pucci. Un grido che chiede ascolto, risposte concrete e un cambio di passo. Perché, come ha detto uno dei partecipanti, 'questa non è solo una battaglia per la sicurezza, è una battaglia per non perdere il diritto a vivere serenamente la propria città. L'alternativa non può essere quella di andarsene dal luogo che si ama, in cui si scelto di vivere e in cui molti di noi sono nati'.
Gi.Ga.
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