Accampamento abusivo nell'area dell'ex mercato: degrado senza fine

Nella zona da 15 anni abbandonata, ora compresa nel progetto periferie, tra i bivacchi di tossicodipendenti, spuntano baracche ed alloggi di fortuna
Nella zona da 15 anni abbandonata, ora compresa nel progetto periferie, tra i bivacchi di tossicodipendenti, spuntano baracche ed alloggi di fortuna
Siamo all'interno dell'area comunale dell'ex mercato bestiame, abbandonata da 12 anni dopo il naufragio dei progetti di riqualificazione della fascia ferroviaria nord, e ora tornati al centro di quelli del Piano Periferie. Un degrado che nonostante le denunce continua a non avere soluzione. Dopo le immagini di tossicodipendenti che gettano siringhe usate e che trascorrono la notte nella palazzina del comune che un tempo ospitava prima le stalle e poi il mercato ortofruticcolo, la realtà si fa ancora più inquietante spostandosi al centro dell'area.
Dove, su un area presumibilmente privata (presumibilimente perché da anni non esistono più riferimenti, nemmeno di proprietari e costruttori che dopo avere avviato i cantieri tra il 2005 ed il 2008 li hanno abbandonati) spunta uno dei 4 edifici (l'unico ad essere stato in parte costruito), che dovevano costituire il cosiddetto rotore, creando una piazza urbana, centro della riqualificazione dell'intera area. Che non è mai avvenuta. I lavori sono stati avviati ma subito abbandonati, insieme all'area circostante, nello stato in cui, dopo 15 anni, si presentano oggi. Il cartello di cantiere che dovrebbe indentificare proprietari e responsabili dei lavori è stato inglobato dalla vegetazione, anche se mostra avvicinandosi, che non è mai stato nemmeno compilato. Ciò che delimitava e metteva in sicurezza l'area (transenne, ecc...), è ormai un ricordo passato e lo stabile strutturato su 4 piani circondato da impalcature ma senza pareti, è da tempo rifugio di senza fissa dimora. Sulle migliaia di metri quadri in cui si sviluppa troviamo di tutto. Siringhe, indumenti, tracce di giacigli e bivacchi notturni. Non solo di fortuna perché qui c'è chi ha pensato di trasferirsi abusivamente in pianta stabile. E' qui la realtà già drammatica già ampiamente documentata in altre occasioni, non finisce di stupire, riservando soprese.
Siamo a cento metri dalle aree abitate di via Soratore e via Gerosa. Seguendo un percorso tracciato ricavato tra gli arbusti notiamo prima indumenti stesi, baccinelle e catini e poi un vero e propria baracca principale circondata da piccoli rifugi, con pareti costruite con assi di legno materassi e teloni. Un vero e proprio accampamento abusivo in cui evidentemente vivono persone stabilmente. E la cui presenza è testimoniata anche da una bicicletta appoggiata all'ingresso al quale non ci avviciniamo. Simbolo di un degrado sociale ed urbano che stupisce perché al centro di un area che pur da anni oggetto di progetti avveniristici di riqualificazione, e ad un chilometro in linea d'aria dal centro storico, è ancora terra di nessuno, dove anche leggi, regolamenti e controlli comunali evidentemente non arrivano da tanto, troppo tempo.
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