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Poco meno di un mese fa, al termine dell’inchiesta “Angeli & Demoni” relativa a presunte irregolarità negli affidi di minori, la Procura di Reggio Emilia ha rinviato a giudizio 24 imputati.
Come annunciato, ieri qualche centinaio di manifestanti ha dato luogo, nel rispetto delle regole anti-covid, a una fiaccolata davanti al Municipio di Bibbiano per chiedere verità e giustizia. L’evento è stato promosso da “Angeli & Demoni #unitiperibambini”; “Associazione Vittime del Forteto”; Comitato Infanzia e Famiglia Ferrara” e “Siamo Innocenti Sagliano Micca”, con la partecipazione di 'Ancore', Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani, Papà Separati Milano, Papà Separati Lombardia, e Papà e Mamme Separati Novara. Tra di loro, una decina di motard del Motoclub Revolution.
Presenti anche rappresentanti del Comitato cittadini per i diritti umani, una onlus dedicata alla denuncia degli abusi nel campo della salute mentale.
Presenza - si legge in una nota - 'volta a sottolineare un dato cui non viene sempre data la dovuta rilevanza: gli allontanamenti coatti dei bambini, con successiva immissione sul lucrativo mercato della gestione minorile, sono conseguenza della crescente influenza degli psichiatri in ambito giudiziario'.
Secondo Paolo Roat, responsabile della Sezione Minori del CCDU, il fenomeno non è circoscritto alla Val d’Enza né al partito che in quella località detiene la maggioranza: 'La pratica si è diffusa a macchia di leopardo e in maniera bipartisan, e ha generato veri e propri manicomi per bambini in tutta la Penisola'. Anche l’Associazione “Angeli & Demoni #unitiperibambini”, per voce del suo presidente Francesco Cattani, sottolinea il tono apartitico di una manifestazione, 'tesa a sensibilizzare popolazione, organi amministrativi e istituzioni sulle imprescindibili riforme che devono essere generate al fine di riorganizzare un sistema desueto che consente troppo facilmente l’allontanamento dei bambini dai propri genitori'.
Oltre ai rappresentanti delle associazioni promotrici, alcune vittime di abuso sono salite sul palco, allestito davanti al municipio, per portare le loro toccanti testimonianze e denunciare 'le tecniche psichiatriche di manipolazione mentale con le quali alcuni degli imputati avrebbero instillato falsi ricordi nelle menti dei bambini, convincendoli di essere vittime di genitori ignobili'.
L’allontanamento coatto di un bambino dalla sua famiglia dovrebbe rappresentare la soluzione estrema, attuabile solo in presenza di gravissimi maltrattamenti, oggettivamente dimostrati da riscontri concreti e inoppugnabili. Dal caso Angeli e Demoni deve scaturire un serio e approfondito dibattito sull’utilizzo in tribunale delle opinioni psichiatriche. Perché gli abusi avvengono dappertutto, e i diritti dei bambini devono prevalere sugli interessi economici e sulla polemica politica. Nelle parole di Francesco Cattani: 'La tutela di bambini e minori deve passare necessariamente attraverso il sostegno alla famiglia di origine, non attraverso organizzazioni o privati che propendono a sostituirla. Bisogna interrompere quella filiera psichiatrica che inghiotte minori e famiglie, chiudendo definitivamente i manicomi per bambini, e agevolando un reale sostegno morale e materiale al nucleo fondante della società attuale e futura'.