Le dimissioni di medici e infermieri proseguono senza sosta, sia nelle strutture ospedaliere sia di assistenza sanitaria territoriale, e di base, mettendo a rischio la continuità dei servizi. Per tamponare tale emergenza, che nei mesi estivi incrementa ulteriormente, l’Ausl di Modena ha attivato nei giorni scorsi cinque nuovi contratti di somministrazione per infermieri nelle aree di Pavullo e Mirandola. L'obiettivo e l'urgenza sono chiari: 'Garantire la continuità dei servizi presso le Sedi di Pavullo e Mirandola, visto il mancato reperimento di personale per le Sedi interessate dallo scorrimento delle graduatorie utili e, al fine di garantire la continuità dei servizi, anche in considerazione del periodo estivo; e di non pregiudicare lo svolgimento delle attività delle strutture interessate. Più chiaro di così. Senza ricorso a personale esterno il servizio non può essere garantito, quantomeno rispetto agli standard richiesti. I contratti che vengono attivati rientrano nell'accordo quadro regionale affidato alla società Etjca S.p.A. Un contratto di area vasta sottoscritto tra le Aziende Sanitarie dell’Area Vasta Emilia Nord e Etjca, agenzia interinale con sede a Milano, che ha vinto la gara pubblica per la fornitura di personale a partire dal 2022.
I 5 nuovi contratti per supplire alla carenza di personale durante i mesi estivi negli ospedali di Pavullo e Mirandola fanno parte di questo 'pacchetto' di ore e di prestazioni, già opzionato.Una risposta temporanea a una crisi permanente. Questi nuovi contratti, della durata di quattro mesi, sono una soluzione emergenziale per garantire la continuità dei servizi durante il periodo estivo, quando le difficoltà si acuiscono.
Il compenso orario per gli infermieri è stato fissato a €22,77, esclusi i pagamenti aggiuntivi per turni e presenze effettive.Il ricorso costante a contratti di somministrazione lavoro di personale sanitario, che nello specifico di Mirandola si unisce al ricorso alle