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Sanità in emergenza personale: nuovi contratti interinali per coprire Pavullo e Mirandola

Sanità in emergenza personale: nuovi contratti interinali per coprire Pavullo e Mirandola

Attivazione di altri 5 posizioni per infermieri. Negli atti confermata la carenza. Senza personale esterno servizi non garantiti


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La carenza di personale sanitario negli ospedali pubblici e nella rete assistenziale della provincia di Modena continua a essere una piaga che continua a non essere curata..
Le dimissioni di medici e infermieri proseguono senza sosta, sia nelle strutture ospedaliere sia di assistenza sanitaria territoriale, e di base, mettendo a rischio la continuità dei servizi. Per tamponare tale emergenza, che nei mesi estivi incrementa ulteriormente, l’Ausl di Modena ha attivato nei giorni scorsi cinque nuovi contratti di somministrazione per infermieri nelle aree di Pavullo e Mirandola. L'obiettivo e l'urgenza sono chiari: 'Garantire la continuità dei servizi presso le Sedi di Pavullo e Mirandola, visto il mancato reperimento di personale per le Sedi interessate dallo scorrimento delle graduatorie utili e, al fine di garantire la continuità dei servizi, anche in considerazione del periodo estivo; e di non pregiudicare lo svolgimento delle attività delle strutture interessate. Più chiaro di così. Senza ricorso a personale esterno il servizio non può essere garantito, quantomeno rispetto agli standard richiesti. I contratti che vengono attivati rientrano nell'accordo quadro regionale affidato alla società Etjca S.p.A. Un contratto di area vasta sottoscritto tra le Aziende Sanitarie dell’Area Vasta Emilia Nord e Etjca, agenzia interinale con sede a Milano, che ha vinto la gara pubblica per la fornitura di personale a partire dal 2022.
Il contratto con Etjca ha subito due proroghe recenti: nel maggio 2024 per sei mesi, con un costo per l’Ausl di Modena di 1.610.327,68 euro, e nel novembre 2024 per un anno, con un impegno economico (che diventa spesa nel momento in cui i contratti di somministrazione lavoro vengono attivati), pari a 3.522.591 euro. Solo nell’ultimo anno, quindi, sono stati stanziati oltre 5 milioni di euro per la somministrazione di personale, segno di una crisi strutturale che richiede interventi più incisivi.
I 5 nuovi contratti per supplire alla carenza di personale durante i mesi estivi negli ospedali di Pavullo e Mirandola fanno parte di questo 'pacchetto' di ore e di prestazioni, già opzionato.Una risposta temporanea a una crisi permanente. Questi nuovi contratti, della durata di quattro mesi, sono una soluzione emergenziale per garantire la continuità dei servizi durante il periodo estivo, quando le difficoltà si acuiscono.
Il compenso orario per gli infermieri è stato fissato a €22,77, esclusi i pagamenti aggiuntivi per turni e presenze effettive.Il ricorso costante a contratti di somministrazione lavoro di personale sanitario, che nello specifico di Mirandola si unisce al ricorso alle
cooperative esterne di medici (l'ultimo, dopo lo stop intimato dalla Regione, si esaurirà nel prossimo mese di ottobre), evidenzia un problema più ampio: la crescente fuga di professionisti dal sistema sanitario pubblico, sempre più attratti dal settore privato o da opportunità lavorative con condizioni migliori. La sanità pubblica, senza un piano strategico per il reclutamento e la valorizzazione del personale, si trova già di fatto, da anni, in un’emergenza perpetua, gestita esclusivamente attraverso misure tampone e, come già evidenziato in altri articoli, si riflette anche sui Cau, i Centri di Assistenza Urgenza in cui i contratti si stanno rinnovando di uno, due, al massimo sei mesi, in mancanza di medici anche nelle graduatorie uscite anche dall'ultimo bando. Che aggiunge precarietà del singolo lavoratore alla carenza strutturale di lavoratori.Gi.Ga.
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Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consigliere Corecom (C...   

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