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La segreteria regionale del sindacato della polizia municipale, Sulpl, ha inviato oggi una lettera aperta al presidente della Regione Emilia Romagna Bonaccini, all'assessore alla Salute e ai Capigruppo per sensibilizzare sull'emergenza Coronavirus, in particolare con riferimento alle precarie condizioni operative in cui versa la polizia locale in Emilia Romagna.
'Il contagio da Coronavirus è improvvisamente diventato nelle ultime ore un problema di salute pubblica e abbiamo riscontrato che l’attenzione delle autorità sembra essere ai massimi livelli. Tuttavia, ci sentiamo in dovere di farci portavoce di non poche criticità che in queste ore, nei vari Comuni e Comandi di Polizia Locale i nostri dirigenti ed anche molti rappresentanti dei lavoratori per la Sicurezza stanno riscontrando: scarsissima è stata l’attenzione rivolta alle loro numerose richieste (inoltrate a tempo debito, quando ancora la probabilità di introduzione dell’agente patogeno in Europa era giudicata “moderata”) riguardanti la necessità di dotare degli opportuni dispositivi di protezione i lavoratori esposti al rischio contagio - scrivono Federico Coratella, Miriam Palumbo e Luca Falcitano del Sulpl -.
Ormai il problema non è più soltanto legato alla sicurezza/salute sul lavoro, ma è degenerato in una situazione emergenziale di salute pubblica. Il presidente della Regione Emilia-Romagna e l’Assessore alla Salute sensibilizzino le singole amministrazioni sull’importanza di ridurre il più possibile il rischio di contagio mediante la dotazione dei dispositivi di protezione individuale ai lavoratori che svolgono servizi operativi o che comportano l’esposizione diretta al rischio contagio, come nel caso di servizi ad immediato contatto con il pubblico. Tenuto conto che l’agente patogeno è trasmissibile per via ematica, aerea e cutanea, pensiamo a situazioni lavorative all’ordine del giorno per la Polizia Locale come: colluttazioni, perquisizioni, acquisizione di reperti, interventi di soccorso, servizi di piantonamento, servizi in luoghi con scarso ricambio d’aria e affollati, ingresso al pronto soccorso a completamento di un sinistro stradale o lunghe permanenze per esecuzione di TSO, interventi di coazione fisica e quant’altro.
E’ necessario pertanto dotare tutti i locali del Comando di guanti in lattice, maschere facciali filtranti monouso FFP3, con idoneo contenitore di smaltimento; disponibilità di gel disinfettante e rendere funzionanti e agibili le docce al fine di garantire la cura e l’igiene della persona al termine del servizio'.
'Abbiamo preso visione di quanto disposto dal Ministero dell’Interno in data odierna per la Polizia di Stato, Stradale e Ferroviaria e vorremmo che le stesse tutele fossero adottate anche per gli operatori della Polizia Locale della Regione Emilia-Romagna che è esposta ai medesimi rischi di contagio polmonite da nuovo Coronavirus - chiude il Sulpl -. Sarebbe opportuno predisporre una accurata disinfezione preventiva in tutti gli uffici e luoghi di lavoro, oltre che raccomandare di evitare il sovraffollamento dei locali pubblici. E’ necessario vigilare affinchè tutte le Amministrazioni interessate assicurino il rispetto dell’Ordinanza emanata dal Ministro della Salute d’intesa con il Presidente della Regione Lombardia che al punto 4 ha disposto “la sospensione dello svolgimento delle attività lavorative per i Lavoratori residenti nei Comuni…” di Codogno, Castiglione D’Adda, Casalpusterlengo, Fombio, Maleo, Somaglia, Bertonico, Terranova dei Passerini, Castelgerundo e San Fiorano. I lavoratori devono essere messi nelle migliori condizioni possibili, al fine di svolgere le mansioni richieste garantendone salute e incolumità. In pratica, le più semplici procedure di igiene e prevenzione sono anche le più efficaci per contrastare l’eventuale rischio biologico. Auspicabile sarebbe altresì attivare il coordinamento regionale per consentire una fattiva collaborazione tra Comandi in difficoltà, come previsto dalla Legge Regionale'.