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A tre settimane dall’inizio del nuovo anno scolastico, con i numeri dei contagi da Covid in salita, i presidi chiedono che sia rivista la loro responsabilità penale. Il timore dei dirigenti scolastici riguarda, principalmente, la sicurezza degli insegnanti e degli altri lavoratori.
Il Covid è equiparato ad un incidente sul lavoro. Se il dirigente scolastico attua il protocollo sanitario allora non gli si deve imputare nulla è questa la richiesta che arriva dall’Anp, l’associazione nazionale presidi.
'Sebbene il presidente dell’Anp Giannelli chieda di non parlare di “scudo penale”, posto che i presidi non sono ne’ delinquenti ne’ malfattori di fatto è quello stesso scudo penale già invocato dagli imprenditori all’indomani della ripartenza del 4 maggio scorso» spiega Guido Sola avvocato penalista, presidente della Camera penale di Modena che aggiunge «Ancora un volta il pensiero corre alla distinzione tra procedimento penale e processo penale.
Se un preside rispetta, con scrupolo e rigore, le misure varate da Governo e parti sociali in materia di contenimento della diffusione del virus nulla, in sede panale, potrà essergli imputato. Ma ciò non può significare che il pubblico ministero non abbia il diritto-dovere di iscrivere il preside, come avviene per i datori di lavoro, nel registro degli indagati proprio al fine di verificare l’effettivo rispetto delle misure di legge'.
Con quali conseguenze? 'È presto detto: ove all’esito delle doverose indagini preliminari fosse emerso l’assoluto rispetto delle misure da parte del preside il pubblico ministero può e deve chiedere l’archiviazione della notizia di reato per essere, la stessa, infondata'.
Possono, quindi, stare tranquilli i presidi? 'Per essere condannati in sede penale per omicidio colposo o lesioni personali colpose derivanti da infortunio sul lavoro (al quale l’infezione e/o decesso da Covid è equiparata) non solo bisogna aver violato le misure poste a presidio di salute e integrità fisica del lavoratore ma occorre che tra la violazione e il successivo infortunio sussista nesso di causa'.
Un consiglio ai presidi: 'Sarà sufficiente che osservino con scrupolo e rigore le misure poste a presidio di salute e integrità fisica di docenti, personale ATA e studenti. Ove venga contratta l’infezione in ambiente scolastico il pubblico ministero ben potrà e dovrà verificare in sede di indagini preliminare eventuali responsabilità o negligenze. Ma all’esito delle stesse il dirigente scolastico subirà un processo penale unicamente laddove emerga che lo stesso ha violato la legge. In caso contrario nessun problema penale, il preside non potrà subire nessun processo e quindi nessuna condanna'.