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Imparare una lingua straniera richiede tempo, dedizione e impegno. Specialmente per individui che hanno superato l'età scolastica, lo studio di una seconda lingua non è una cosa che bisogna prendere sottogamba. Tuttavia oggi ci sono metodi e sistemi di apprendimento che si possono rivelare funzionali ed efficaci per ogni tipo di soggetto che vi si applicherà con il giusto metodo, approccio e la disciplina necessaria. Le persone nate in paesi dove l'apprendimento delle lingue straniere viene sostenuto a livello nazionale hanno un enorme vantaggio. L'Italia purtroppo non rientra tra le realtà dove lo studio di una seconda lingua veniva considerato così importante, almeno fino a 15-20 anni fa. Le cose ovviamente sono cambiate e oggi si tenta di risalire la china, partendo però da un notevole gap, se si considera il livello di altri paesi europei comunitari.
Pensate che l'Italia possa ambire a un piazzamento in termini di ranking per lo studio delle lingue straniere tra i primi posti? Se così fosse, siete in errore. Studi recenti e aggiornati costantemente mostrano come vi siano paesi capaci di offrire ai loro cittadini le migliori condizioni per acquisire e perfezionare le loro competenze nelle lingue straniere e di conseguenza migliorare le loro prospettive di sviluppo personale e di carriera. Nasce nel 2013 la realtà di Preply: piattaforma di studio online, che collega una rete globale di migliaia di studenti e 15.000 tutor per studiare e insegnare le lingue straniere più diffuse del mondo. Come abbiamo appreso durante questi ultimi anni, gli accessi alla tecnologia sono parametri adeguati ed efficaci per verificare il livello di conoscenza di una lingua straniera. L’Italia occupa il 26esimo posto in classifica.
Uno dei motivi è che non viene sfruttato appieno il proprio potenziale dato che le caratteristiche che darebbero il vantaggio necessario per essere in una posizione migliore rispetto ad altri Paesi ci sono. Bisogna quindi ricominciare dalla posizione attuale, che non è tra le prime 15-20, ma dove si sta cercando un sistema e un metodo efficace per tornare ad essere davvero competitivi nello studio delle lingue straniere.
Attraverso l’European Language Index è possibile vedere e analizzare i dati europei volti al fine di migliorare e di perfezionare le loro competenze nelle lingue straniere. Gli strumenti utili al fine di una valutazione credibile dello studio delle lingue si applicano alle seguenti categorie: numero di lingue ufficiali, grado di plurilinguismo, apprendimento scolastico delle lingue, padronanza della lingua straniera più conosciuta, apprendimento attraverso mezzi digitali, utilizzo di sottotitoli. Nel corso degli ultimi anni proprio l’apprendimento attraverso mezzi digitali, con uso di sottotitoli sta fornendo solide basi per potenziare il nostro apprendimento fonetico e linguistico. Studi recenti dimostrano ad esempio che i sottotitoli sono uno dei modi più efficaci per migliorare la memorizzazione delle lingue straniere, fornendo una tripla connessione tra suono, lingua e testo.
A differenza del doppiaggio infatti con i sottotitoli viene richiesto un tipo di impegno definito attivo da parte dello spettatore. I sottotitoli migliorano la comprensione fonetica e questo accresce le capacità di identificare i principali diversi accenti. La ricerca condotta dal Max Planck Institute ha spiegato come in diversi paesi (Paesi Bassi, Finlandia, Estonia) vi sia un buon apprendimento delle lingue straniere, nonostante il numero basso di giovani che impara una lingua estera durante il percorso formativo scolastico. Questo concetto si basa su un’idea di ascolto e ripetizione, metodo funzionale e semplice per l’acquisizione delle lingue straniere che era stato lanciato con un certo successo durante la seconda metà degli anni ottanta, ma che non ebbe molto seguito successivamente. Oggi si ragiona invece in termini più funzionali per una didattica alternativa ed efficace volta a migliorare il nostro livello di conoscenza delle lingue straniere.
Redazione Pressa
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