Nel complesso sono state contestate 18 violazioni amministrative alle leggi italiane ed europee sulla circolazione e sul trasporto, per un totale di sanzioni che arriva a circa 7mila euro, a carico di 14 veicoli sul totale di 16 sottoposti a verifica (di cui 13 provenienti dal nord Europa, due dai Paesi balcanici e uno dall’Italia).
Le verifiche, che si ripetono con frequenza mensile, sono state effettuate da tre pattuglie della Polizia locale dedicate per un’intera giornata a questa attività.
A tre autocarri, provenienti da Croazia, Francia e Bulgaria, è stato contestato il superamento dei limiti di velocità di 80 chilometri all’ora, il massimo consentito per i mezzi superiori a 12 tonnellate; il mezzo bulgaro, inoltre, aveva uno pneumatico gravemente danneggiato, tale da compromettere la sicurezza della circolazione (gli è stato imposto, dunque, di cambiarlo prima di riprendere la marcia) e il parabrezza scheggiato. In più, il conducente non aveva effettuato la pausa obbligatoria durante l’attività al volante (sanzione da 606 euro): la legge prevede, infatti, che il periodo di guida non superi le 4,5 ore consecutive e le 9 ore al giorno, che possono diventare 10 solo in casi eccezionali.
Infine a due trasportatori, uno proveniente dalla Macedonia e l'altro dalla Francia, è stata contestata la mancata registrazione del transito alla frontiera: la nuova normativa internazionale, introdotta in febbraio, ha introdotto questa applicazione nel cronotachigrafo con l’obiettivo di contrastare il fenomeno del trasporto superiore a sette giorni dal proprio Paese di origine.