Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Ci sarà un nuovo processo in Corte d'Appello per Giuseppe Pagliani, esponente reggiano di Forza Italia coinvolto nell'inchiesta Aemilia contro la Ndrangheta. Il politico, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa aveva scelto il giudizio con rito abbreviato ed era stato assolto in primo grado e condannato - a settembre dell'anno scorso - a quattro anni. Questa notte la corte di Cassazione ha però stabilito che il processo di secondo grado è da rifare. Lo conferma il legale di Pagliani, Giovanni Tarquini, che spiega: 'La sentenza è stata annullata. Ora gli atti ritorneranno alla Corte d'appello di Bologna dove si terrà un altro processo in una sezione differente'. Nel ricorso alla Suprema Corte, la difesa di Pagliani aveva contestato la violazione di quattro principi di diritto, uno dei quali (che sarà esplicitato nella sentenza) è stato accolto dalla Cassazione nel suo giudizio di legittimità.
La posizione di Pagliani è stata valutata insieme a quella di altri 45 imputati di Aemilia, che avevano scelto il rito abbreviato. Tra quanti avranno un nuovo processo anche Francesco Lamanna, ritenuto il referente della cosca Grande Aracri nel mantovano.
Intanto ammontano nel complesso a circa 50.000 euro le spese legali sostenute dalle parti civili del processo Aemilia contro la Ndrangheta in Cassazione, che i giudici hanno disposto vengano risarcite loro dagli imputati. A Libera, (ad eccezione di Giuseppe Pagliani e Michele Colacino), gli altri 44 imputati verseranno ad esempio 15.000 euro (oltre accessori). Tutti e 46 gli imputati che hanno scelto il rito abbreviato e sono passati per i due precedenti gradi di giudizio dovranno invece ora risarcire le spese sostenute dalle parti civili per il processo di terzo e ultimo grado. Sono quantificate, tra le altre, in 3.000 euro al Comune di Reggio Emilia e 5.000 alla Provincia di Reggio Emilia e i cinque Comuni reggiani di Reggiolo, Montecchio, Bibbiano, Gualtieri e Comune Brescello. Alla Provincia di Modena e al Comune di Finale Emilia vanno 3.000 euro, 8000 euro alla Cna Fita e 10.000 a Confindustria. Il rimborso delle spese legali per presidenza del Consiglio dei ministri, ministero dell'Interno e Agenzia delle entrate è di 2.500 euro.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>