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Un kg di Marjiuana, 480 grammi di cocaina, mezzo chilogrammo di ashish, per un valore sul mercato di circa 50.000 euro, un Rolex Daytona da più di 10.000 euro, e 36.000 euro in contanti. Merce sequestrata dai Carabinieri a due albanesi di 20 e 36 anni, entrambi pregiudicati di lunga data, per reati legati allo spaccio di droga. Ora arrestati dai Carabinieri, al termine di un’operazione fatta di appostamenti e pedinamenti senza soluzione di continuità. Partita nelle scorse settimane da Baggiovara e finita in via della Cella, in città. Il tutto è partito le scorse settimane da Baggiovara dove l’attenzione dei Carabinieri si era concentrata, a seguito di numerose segnalazioni su via vai di persone sospette che in auto, o tra auto, si scambiavano droga. Due, una Nissan Micra ed una Opel Agila, quelle risultate di proprietà del 36 enne e utilizzate per il traffico.
Per due giorni i Carabinieri monitorizzano gli spostamenti ed i movimenti delle auto, documentando l’attività di spaccio che si consumava soprattutto nell’area di via Fossa Buracchione
La sera del 14 marzo i militari bloccano i due albanesi su una Mercedes classe B, in via Atos Iori, dove i due hanno un'appartamento. Nell’auto trovano alcuni cellulari ma dalla perquisizione in casa emergono 36.000 euro in contanti, un Rolex di acciaio e oro del valore di 10.500 euro e la chiave della Nissan Micra dove, sotto il sedile lato passeggero, i Carabinieri trovano 480 grammi di cocaina. All'interno del mezzo anche un mazzo di chiavi di casa che porta i Carabinieri al secondo appartamento a disposizione dei due, in via Della Cella, a Modena. Di proprietà del più grande dei due albanesi, e che di fatto svolge il ruolo di capo.
Qui, oltre a 2100 euro in contanti, i militari trovano anche le chiavi di una Toyota Yaris parcheggiata sotto casa. In questa i carabinieri non trovano nulla ma l’intuito li porta i militari a controllare una Opel Agila parcheggiata poco più avanti, sempre intestata all’albanese. E’ aperta e nel baule è nascosto mezzo chilogrammo di hashis è un chilo di marijuana. Il cerchio si chiude sui due condannati ora agli arresti domiciliari. Uno a Modena e il più giovane a Treviso, a casa di una sorella
Nella foto, al centro, Marcello Mari, Comandante Nucleo Investigativo Carabinieri di Modena
Redazione Pressa
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