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I giudici hanno aumentato le pene rispetto alle richieste della accusa. E' stata pronunciata alle 12,45 la sentenza in tribunale di Modena sull'omicidio di Mirella Ansaloni, la 79enne di Finale Emilia uccisa brutalmente a settembre 2017.
Sedici anni e sei mesi per il 20 enne di origine marocchina Hamza Driouch, ritenuto l’autore materiale dell’omicidio (Il PM Claudia Ferretti ne aveva chiesti 12), e 11 anni e otto mesi per il complice connazionale Ayoub Lamsid, rimasto all'esterno rispetto alla scena del crimine a fare da 'palo'. L’accusa, nei suoi confronti, ne aveva chiesti otto. Richieste giudicate troppo leggere dai parenti della vittima che nei giorni scorsi avevamo mostrato la loro indignazione di fronte alle richieste del PM, nella speranza di condanne maggiori. Che oggi sono arrivate. Parenti presenti, insieme all’avvocato Valter Biscotti, alla lettura della sentenza rigorosamente a porte chiuse per la stampa nel tribunale di Modena.
Pronunciata davanti anche agli accusati trasferiti poco prima dal carcere.
L’aumento negli anni di condanna rispetto alle richiesta del PM alleviano solo in parte il dolore dei famigliari che dopo una notte insonne hanno trascorso la mattina all’esterno dell’aula, prima di potere accedere all'aula per la lettura della sentenza, in lunghe ore che hanno riportato la loro memoria a quel tragico 18 settembre quando i due giovani marocchini, entrambi residenti a Finale Emilia, si presentarono nella casa dell’anziana in via Orazio Vecch.
La donna era conosciuta ed era stata indicata da uno dei due perché ex vicino di casa. Con la scusa di chiedere un bicchiere d’acqua, l’anziana, che appunto conosceva uno di loro, li avrebbe fatti entrare. Così fu. Ma i due mostrarono subito intenzioni ben diverse rispetto alla ricerca di acqua fresca, si misero subito alla ricerca di denaro e monili ma forse la reazione di lei fece perdere loro il controllo, tanto da trasformare la rapina in omicidio.
La donna venne colpita alla testa con una bottiglia di vetro. I due si impossessarono di una collana, rivenduta ad un 'compro oro' di Milano e di 400 euro, spesi per locali e negozi. La difesa chiese ed ottenne il rito abbrevviato. Il processo è iniziato lo scorso ottobre, oggi la sentenza con la pena di 16 anni e 6 mesi all’esecutore materiale e 11 anni e 8 mesi al complice. Per l'avvocato Enrico Fontana, legale del primo, si prospetta il ricorso in appello.
Redazione Pressa
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