Innanzitutto è necessario nominare una sorta di ‘primario vicario’ che segua solo il percorso nascite del Santa Maria Bianca di Mirandola e garantire la presenza di due ostetriche per turno, oltre ad avere anestesisti e pediatri a sufficienza per coprire, 24 ore su 24, le guardie. Il Presidente dell'Unione Prandini dovrà anche chiedere all’Ausl di soppesare i carichi di lavoro ed il grado di esperienza maturata dalle varie figure professionali - continuano i due forzisti riferendosi al nosocomio di Mirandola -. Nel documento si chiede inoltre, vista la pessima viabilità della bassa modenese, di declinare adeguati percorsi per il trasporto assistito materno e per i casi d’urgenza neonatale. Questa istanza, viste anche le dichiarazioni dei dirigenti sanitari a seguito della tragica morte del bimbo di Pavullo, merita grande attenzione. La deroga di due anni concessa dal Ministero – concludono Platis e Neri – deve essere un’occasione per rafforzare il Santa Maria Bianca di Mirandola. Per questo entro il 31.12 chiediamo che venga convocato un consiglio straordinario con i responsabili Ausl affinché illustrino le misure adottate per implementare il punto nascite'.
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