La Pressa redazione@lapressa.it Notizie su Modena e Provincia
Logo LaPressa.it
Facebook X Youtube Linkedin Instagram Telegram

LG
Tradizione e sapori di Modena
La Pressa ha bisogno di te. Ora.
Da oltre 8 anni, La Pressa è al fianco dei modenesi con un’informazione libera, indipendente, gratuita. Ogni giorno raccontiamo il nostro territorio senza filtri, senza padroni, senza contributi pubblici. Se ogni lettore donasse anche solo pochi euro, potremmo continuare senza pubblicità invasive o il rischio di chiusura del nostro giornale. Dacci il tuo sostegno.
LG
Opinioni Il Punto

Bavaglio USL a medici e responsabili sanitari: 'Non parlate del virus sui social, rischiate la denuncia'

Bavaglio USL a medici e responsabili sanitari: 'Non parlate del virus sui social, rischiate la denuncia'

La circolare del Direttore USL lascia perplessi molti professionisti: 'Dichiarazioni che possano generare allarmismo saranno perseguite per procurato allarme'


2 minuti di lettura

Tradizione e sapori di Modena

'Vi chiedo di chiarire ai vostri collaboratori che qualunque comunicazione attraverso i canali social o qualunque altro mezzo che non corrisponde a verità o che sia relativa ad informazioni su pazienti e possa causare ingiustificate allarmismo, sarà oggetto di provvedimenti formali da parte dell'azienda che si riserverà di verificare gli estremi di denuncia per procurato allarme. Stante la situazione ritengo opportuno per i nostri colleghi astenersi completamente della comunicazione via Social per tematiche inerenti l'epidemia'.

Sono alcuni passaggi della circolare, datata 2 marzo, inviata ai medici responsabili di presidi sanitari ed ospedalieri della provincia di Modena, dal Direttore generale dell'Ausl di Modena Antonio Brambilla. 

Una circolare che avrebbe generato non poco disappunto tra i professionisti ed i responsabili di settore, trattati di fatto alla stregua di chiunque abbia bisogno di un richiamo formale per rispettare quello che è l'ABC del comportamento e dell'etica di un medico e tantopiù di un responsabile della salute pubblica, ed in particolare in una situazione così delicata come quella legata all'emergenza Coronavirus.

La responsabilità di un medico e di un professionista è tale, tutelata, garantita, monitorata da strumenti di legge, dall'ordinamento e dall'ordine professionale. Non certo dalla decisione di scrivere o meno sui social della malattia ovvero di ciò che riguarda la propria professione.
Anche perché si tratta di professionisti e in molti casi il parere di un medico e tantopiù se responsabile sanitario, nella sua autorevolezza e nalla sua competenza, non solo può essere utile per chiarire ma spesso, soprattutto in fasi come queste, a confutare vere e proprie fake news. Le stesse fake dalle quali lo stesso direttore mette in allerta nella circolare. 'La situazione - si legge -  richiede che tutti i nostri operatori si assumano forte responsabilità (....) anche nei confronti della cittadinanza, e in tal senso è prioritario non creare inutili allarmismi e panico nella nostra collettività, anche alla luce del fenomeno delle fake news'

Altro passaggio, quest'ultimo, che sembra non essere piaciuto a diversi professionisti che ce l'hanno segnalata. E non c'è da stupirsi. In effetti, dalla circolare, i professionisti emergerebbero, soprattutto se lasciati liberi di parlare e comunicare sul virus, come coloro capaci di creare inutili allarmismi e non di fornire quelle informazioni che ci si aspetta da un professionista e tali da limitare gli allarmismi, proprio attraverso una corretta informazione

In pratica, oltre ad una evidente limitazione della libertà professionale e personale, una circolare del genere rischia di limitare, anzi mettere a tacere, gli strumenti che singolarmente i singoli professionisti potrebbero mettere in campo, nel loro quotidiano, proprio per limitare allarmismi o falsità.
O almeno aiutando la cittadinanza ad identificarli ed a circoscriverli come tali. Rischiando in definitiva, di generare l'effetto contrario al presupposto positivo che quella circolare, vogliamo crederlo, l'ha motivata.

 

Gi.Ga.

Foto dell'autore

La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, sociale ed ec...   

La Pressa
Logo LaPressa.it

Da anni Lapressa.it offre una informazione indipendente ai lettori, senza nessun finanziamento pubblico. La pubblicità copre parte dei costi, ma non basta. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci segue di concederci un contributo. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, è fondamentale.

Articoli Correlati