Dunque un attacco concentrico evidentemente studiato a tavolino visti i tempi, i modi e il linguaggio 'politico' utilizzato per criticare il vertice della Fondazione, attacco non smentito dai dirigenti del Pd, né dai membri del consiglio di amministrazione e del consiglio di indirizzo espressioni della sinistra che hanno sempre condiviso gli interventi innovativi e i programmi strategici proposti dal loro presidente nel quadriennio che va a scadere.
Un vero e proprio assalto alla 'diligenza' per la scalata alla presidenza dell'ente che scadrà a maggio. E questo nonostante i continui ripetuti proclami degli stessi dirigenti del Pd sulla necessità di salvaguardare l'autonomia della Fondazione che deve potere agire liberamente a favore della collettività e delle categorie più fragili e dunque senza ingerenze e condizionamenti politici o, peggio, partitici.
Il sindaco di Carpi Bellelli ha addirittura auspicato una 'discontinuità' del vertice attuale della Fondazione, mentre il sindaco di Soliera Solomita ha dato un secco e inequivocabile giudizio negativo sul suo operato.
E la Fondazione cosa ha detto? L'ente di palazzo Brusati ha ribattuto rivendicando la la bontà dell'operato a favore del territorio, vantando l'idea della realizzazione di una sezione staccata a Carpi dell'Università di Modena, la realizzazione del Parco di Santa Croce e l'avere collocato la Fondazione “al di fuori dei particolarismi e delle inutili contrapposizioni di parte”, aggiungendo che “l'ente non è un bancomat per i Comuni ma un organismo volto al raggiungimento di obiettivo più ampi a beneficio della collettività e delle categorie svantaggiate”. “Capisco che questa nostra indipendenza – ha aggiunto Faglioni – possa dare fastidio, ma spero si guardi ai fatti e non alle parole perchè la Fondazione ha destinato 25 milioni di euro per opere sul territorio carpigiano, solierese e novese e concluderà il mandato con un utile superiore ai 22 milioni di euro di cui 12 destinati ad erogazioni e 10 all'aumento del patrimonio”.
Sono dunque cominciate le grandi manovre per la presidenza della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi al termine del mandato dell'ingegner Corrado Faglioni (un tecnico sganciato
Se ne vedranno insomma delle belle nonostante che tutti a parole proclamino la necessità della indipendenza e della autonomia dell'ente dalla ingerenza dei partiti per evitare, come è già stato detto da qualcuno, nomine di uomini politici a 'fine carriera' piuttosto che tecnici preparati e competenti sui vari aspetti della vita sociale ed economica del territorio.
Cesare Pradella
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