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Strage di Bologna, l'umiliazione delle parole vuote

Strage di Bologna, l'umiliazione delle parole vuote

L'ennesima occasione ghiotta per approfittare della ricorrenza a per scopi politici, l'ennesima ghiottissima occasione per usare le vittime. E intanto, la direttiva per la desecretazione dei misteri, uno dei primi mantelli da Zorro col quale si era presentato alla nazione il presidente Renzi, giace ancora inutilizzata


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Anche quest'anno il solito teatrino. Sfilate di 'uomini dello Stato', parole di vicinanza da parte delle 'istituzioni', tante parole e ancora parole.

L'ennesima occasione ghiotta per approfittare della ricorrenza a per scopi politici, l'ennesima ghiottissima occasione per usare le vittime. E intanto, la direttiva per la desecretazione dei 'misteri', uno dei primi mantelli da Zorro col quale si era presentato alla nazione il Presidente Renzi, giace ancora inutilizzata. E intanto la legge sui risarcimenti non trova posto , ancora una volta, dal 2004, nella legge di stabilità.

A protestare, il presidente della associazione delle vittime, deputato del Pd (!), il quale naturalmente si affretta a precisare che la protesta non è certo rivolta a quella degna persona del Ministro Galletti. E di seguito tutte le 'alte rappresentanze dello Stato' che chiedono calma, coesione. Qualcuno (chiunque sia non importa, tutti pari sono!), dice che dobbiamo credere ancora nelle istituzioni, il lavoro sarà lungo ma la verità trionderà.

Dopo 37 anni, occorre almeno dargli la palma di uomo coraggioso, ancorchè privo di ogni senso della vergogna. Che dire: ognuno rivolga un pensiero privato a quelle povere vittime. Almeno, nel buio della camera di un operaio, un impiegato, di una massaia, non avranno gli onori delle cronache, ma si eviteranno le umiliazioni delle parole vuote...

Mirko Ballotta

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