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Il presidente della regione e della conferenza delle regioni Stefano Bonaccini sullo stile del metodo comunicativo Casalino-Conte, ovvero domenica sera con post sul suo profilo Facebook che appare dopo la ore 21, per comunicare il tentativo suo e delle regioni di fare cambiare rotta al governo rispetto alla strategia fino ad ora adottata su vari fronti: dalla fornitura dei vaccini, che si sta dimostrando totalmente inaduata e non in linea con le quantità previste, al sistema di colorazione e dei ristori. Dalle comunicazioni, mai più all'ultimo momento, al lavoro dei tecnici e della scienza.
Sei i punti fissati nel documento emerso dalla conferenza delle regioni e che Bonaccini, come presidente, invierà oggi al governo e attraverso il neo ministro ai rapporti con il Parlamento Gelmini, che Bonaccini ringrazia per avere convocato il tavolo, sarà portato sul tavolo del Consiglio dei ministri.
Sei punti che se approvati equivarrebbero a ben più di un cambio di rotta da parte del governo, ma a quasi ad una smentita dello stesso. Perché in quei sei punti c'è quasi il contrario di ciò che fino ad ora il governo ha fatto
'Proposte che nei prossimi giorni saranno discusse tra governo e regioni in vista del nuovo Dpcm ai primi di marzo' - sottolinea Bonaccini che, sulla sua pagina FB, illustra i singoli provvedimenti
1) Vaccini priorità assoluta. Stiamo andando troppo lenti e il motivo è uno solo: la macchina è pronta, ma mancano le dosi. Al Governo chiediamo, dunque, di cambiare strategia per recuperare più vaccini possibili, valutando da subito di coinvolgere nella fase produttiva anche aziende e realtà italiane. Non c'è tempo da perdere, ne va della tutela della salute di tutti noi, a partire dai soggetti più deboli.
2) Mai più comunicazioni di chiusure all'ultimo minuto, come è accaduto la scorsa settimana con gli impianti da sci. È necessario che tutti i provvedimenti, compresi i cambi di fascia, vengano resi noti con un congruo anticipo ai cittadini e alle categorie economiche. È una questione di rispetto per chi da mesi sta facendo sacrifici senza precedenti.
3) Semplificare i parametri del sistema a zone. Fermo restando che la tutela della salute resta l'obiettivo prioritario, occorre in questa fase un cambio di passo che consenta di coniugare le misure di sicurezza sanitaria con la ripresa economica e delle attività culturali e sociali.
4) Una nuova strategia che veda i tecnici produrre elaborazioni oggettive e scientifiche sulle quali la politica si assumerà la responsabilità delle decisioni. Fino a prevedere misure più stringenti per specifici contesti territoriali, ma sempre valutando le restrizioni che si sono rivelate più o meno efficaci, al fine di poter meglio soppesare quali attività sia necessario chiudere o limitare e quali invece possano essere riaperte.
5) Ogni chiusura preveda l'erogazione di ristori adeguati nel medesimo provvedimento. Per questo abbiamo chiesto che nella Cabina di regia entrino anche i Ministri dello Sviluppo economico, dell’Economia e degli Affari regionali al fine di dosare gli impatti delle decisioni sui cittadini e le imprese.
6) Qualificare l’attività scolastica ed universitaria (al pari delle altre attività) con un’apposita numerazione di rischio, anche tenendo conto dei dati oggettivi del contagio nelle istituzioni scolastiche e nel contesto territoriale di riferimento. Occorre, in ogni caso, implementare le forme di congedo parentale, nonchè prevedere ulteriori risorse economiche a sostegno dei genitori, nel caso di chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per aggravamento della situazione epidemiologica.
Ma ormai ad un anno dallo scoppio delle pandemia anche in Italia, Bonaccini ha la conferma, dalla sua pagina Facebook, dopo pochi minuti dal lancio del post, che rilanciare temi e di proposte che a quest'ora l'opinione pubblica sperava di vedere come cosa fatta genera più critiche che consenso.
La maggior parte degli oltre 500 commenti che dopo 10 ore arrivano sono negativi e di critica. Simbolo, questo si, di una inversione di rotta anche nell'opinione pubblica rispetto al governo e ai rappresentanti politici locali
'Comprate vaccini anziché banchi a rotelle' - afferma Alessandro. 'Caro Presidente, dica al governo che vorrei la cassa integrazione di ottobre che ancora mi deve arrivare' - chiede Roberta.
'Continuate a fare promesse che non mantenete. Un milione di vaccini al mese? Basta prenderci in giro, chiaccherate meno e lavorate di più' - tuona Michael. 'Sei punti, e nemmeno un richiamo sul trasporto pubblico' - dice Daniela
Gi.Ga.