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Dopo la mobilitazione del 21 febbraio le scorso le condizioni di lavoro non sono cambiate, anzi per molti, nonostante i tanti anni di servizio, sono peggiorate. Come per coloro che subendo una riduzione del monte ore di lavoro hanno perso in busta circa 500 euro al mese passando dai 1500 ai 1000 circa. Insufficienti in molti casi a mantenere se stessi e le proprie famiglie, nel momento in cui magari c'è anche un affitto o un mutuo da pagare. Ed è così che tra i lavoratori, soprattutto donne, che oggi protestavano nuovamente per rivendicare posizioni e diritti acquisiti ma persi con il passaggio dal 2018 all'azienda che ha vinto l'appalto per la gestione delle biglietterie Seta, c'è anche chi ha dovuto vendere la casa sulla quale pagava un mutuo per l'impossibilità di continuara pagare le rate.
E il problema è legato al fatto che la mole di lavoro alle biglietterie, anche se differenziato tra lo sportello in presenza e l'on-line non si è ridotto. A ribadire le ragioni della protesta e a chiedere, davanti alla stazione delle autocorriere, la convocazione di un tavolo tra Comune (azionista di Seta), e Seta (committente dell'appalto vinto dalla società Holacheck a sua volta partecipata al 40% da Seta), e la stessa Holacheck, i lavoratori delle biglietterie rappresentati dai sindacati Filcams-Cgil Modena, Fisascat Emilia Centrale e Uiltucs-Uil Modena-Reggio Emilia e appoggiati, nella loro protesta, dall'azione e dalla presenza del sindacato USB.
Tutti accusano Holacheck, l'azienda modenese appaltatrice del servizio, di non rispettare l'accordo di cambio di appalto della gestione delle biglietterie (firmato il 10 aprile 2018).
'Holacheck si era impegnata a usare i lavoratori provenienti dalla precedente azienda appaltatrice, che hanno subito un taglio del 20% delle ore di lavoro a seguito della riduzione degli orari di apertura delle biglietterie. Invece, sta progressivamente inserendo personale assunto ex novo e per altre mansioni, al quale applica un contratto di lavoro più svantaggioso. Inoltre, non risponde alla nostra richiesta di concordare l'indennità di locomozione'. I sindacati emiliani aggiungono che 'la direzione aziendale di Holacheck ha comportamenti vessatori e calunniosi nei confronti dei lavoratori delle biglietterie, con la conseguenza di creare un clima di disagio e malcontento. Abbiamo provato a cercare un accordo con l'azienda, ma è stato tutto inutile: Holacheck si dichiara indisponibile'. Per tutto questo, concludono le sigle, 'non ci resta altra alternativa che la mobilitazione e la richiesta di aprire un tavolo istituzionale su questa vertenza con Seta e i suoi azionisti pubblici'.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>