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Martedì 15 maggio c’è stata una commissione congiunta consiliare sul progetto del Polo culturale Sant’Agostino - Estense. Davvero molto sentito e interessante l’argomento in città, che ha attratto un esiguo numero di spettatori, un uditorio di sole quattro persone…
Due i temi illustrati, il primo dall’assessora Vandelli e dall’Ing. Sergio ha riguardato la prima fase della Conferenza dei servizi, il suo esito e possibili risvolti successivi che potranno anche ribaltare i propositi iniziali sul progetto di recupero del comparto storico e monumentale dell’ex Ospedale Sant’Agostino. Il secondo tema, sullo stato dell’arte del progetto culturale, campo questo dell’assessore Cavazza e del direttore Benedetti della Fondazione CassaMo.
Tralasciando le varie cose sentite, in pratica sempre le stesse, ma maggiormente definite , a un certo punto l’assessore Cavazza ha accennato alla Fondazione Modena Arti Visive e al suo ruolo nel futuro Polo, sulla direzione .
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e sul personale al quale si presterà più attenzione …
Abbiamo più volte posto l’accento sia sull’operazione che ha portato all’unificazione e alla nascita della FMAV (Galleria Civica, Museo della Figurina e Fondazione Fotografia ) e, come l’operazione decisa a tavolino avviata senza un necessario periodo di transizione ha innegabilmente influito negativamente sul “bene primario”, i valenti dipendenti degli istituti culturali.
Un passaggio importante, dove in pratica si ha la conferma che c’è qualche problema e non di poco conto in seno alla Fondazione Modena Arti Visive.
Una conferma rilevante
Finalmente abbiamo avuto la possibilità di conoscere la direttrice Baldon (com’è noto, la dottoressa fino a pochi giorni fa ha svolto il suo incarico via skipe dalla Danimarca, recentissimo il suo trasferimento a Modena) del nuovo ente culturale modenese la Fondazione Modena Arti Visive, una piccola truppa, circa una trentina di persone si è data appuntamento lo scorso 28 Aprile alla Palazzina Vigarani, l’occasione era ghiotta, la visita guidata alla mostra Arte + Satira di Ad Reinhardt, un vero doppio ” debutto “, del nuovo ente nato dall’accorpamento della Galleria Civica, Museo della Figurina e Fondazione Fotografia, e prima come programma culturale della neo direttrice Baldon.
Se si son espressi dubbi da più parti sulla scelta di un autore americano poco conosciuto alle nostre latitudini, e di mostrare l’aspetto minore della sua storia artistica, una nutrita raccolta di fumetti e bozzetti, in pratica il suo esordio creativo, che l’autore realizzava come illustratore per riviste e giornali, il suo sostentamento in parole povere. Mostra questa, poco pertinente con gli obiettivi prefigurati con la riunificazione in uno dei tre istituti, dubbi iniziali che diventano certezze dopo aver visitato l’esposizione accompagnati della direttrice Baldon.
Da incompetenti quale siamo, motivati solo dalla passione che nutriamo per le arti e, la cultura, l’impressione generale è stata di una performance incolore, scarna e di pochi contenuti, sigh, quasi alla prima prova importante, inframezzata da tanti ..non so…, scusate ma questo artista non lo conosco (riferendosi a Rotko ndr ), … non so cosa significa bene questa cosa… ehh …stiamo parlando di cose fatte negli anni 30/40! Cosa?
Una situazione alquanto imbarazzante, sensazione di grande sconforto e i dubbi lasciano il posto alla evidenza, la constatazione dal vivo che c’è tanto di sbagliato, scelta dell’autore e soggetto della mostra e per nostra sfortuna direttrice non all’altezza del compito.
Un momento d’empasse all’invito rivolto agli astanti sul proseguio della visita presso il Palazzo Santa Margherita, a fatica ne ha ricordato il nome.
Arrivati ai saluti e ai ringraziamenti, l’accenno a un ospite d’eccezione , il critico d’arte statunitense Robert Storr, la guida del prossimo incontro, (tra l’altro dovrebbe aver avuto luogo proprio ieri giovedì 17 maggio) che ha curato la mostra sul centenario dell’artista, la Baldon ha concluso dicendo tranquillamente che Storr avrebbe detto tante cose sul lavoro di Reinhardt che io non vi ho detto, perché non le conosco!
Non si può che prendere atto di due cose macroscopiche e assai sconcertanti, che non solo la prima mostra della neo direttrice a capo della FMAV “ l’anima del polo Sant’Agostino- Estense ”, è del tutto fuori contesto rispetto alle premesse e agli obiettivi designati con la messa a punto della famosa ” confluenza “ dei tre istituti culturali cittadini, poi si è nettamente percepito la non piena padronanza dell’argomento da parte della Baldon, una conoscenza a metà, parziale.
Ci vuole del coraggio a operare in codesto modo, oppure si è di fronte solo a diverse e più leggerezze inconsapevoli, a partire proprio da chi l’ha scelta in una rosa di quattro candidate, selezionate attraverso il bando pubblico per il ruolo di direttore generale per il Polo delle Immagini contemporanee.
E come supporto si cerca una persona con specifici requisiti alla quale affidare l’incarico di Direttore di Produzione. Così interpretiamo il bando di selezione pubblicato di recente dalla Fondazione Modena Arti Visive.
Franca Giordano
