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Per ammirare
le opere di Dario Tazzioli, noto scultore modenese, anche la troupe Rai ha fatto visita ripetutamente lo scorso autunno a Frassinoro, confezionando un servizio che vede protagonisti tra gli altri Vittorio Sgarbi e Antonio Paolucci. E' forse la prima volta che documentari nazionali sul Rinascimento ed il marmo, si concentrano non sui moderni laboratorio di Carrara o Pietrasanta, ma a Frassinoro, una forma di apprezzamento importante per le tecniche cinquecentesche adottate da Tazzioli.
'Sia per motivi tecnici, ma anche di carattere filosofico ho scelto di lavorare il marmo ed i materiali lapidei in genere, con tecniche tradizionali. Utilizzo infatti strumenti originali che vanno dal XVII al XIX secolo che forgio e tempro in una fucina ancora alimentata da un mantice a doppia camera antico - spiega Dario Tazzioli -.
Allo stesso modo, nel disegno, utilizzo la penna d'oca e inchiostri che fabbrico autonomamente seguendo le indicazioni di ricettari rinascimentali. Un'altra tecnica sempre più rara che studio, è quella dell'affresco rinascimentale, tecnica italiana da molti sconosciuta in cui mi avvalgo di calce che ottengo dalla cottura di pietre calcaree. La calce viene stesa in varie stratificazioni aggiungendo inerti come la polvere di cotto, su superfici murarie che necessitano di particolari requisiti e preparazione. Infine nell'ultimo strato di pochi millimetri aggiungo polvere dello stesso marmo che scolpisco e dopo averlo opportunamente spianato, posso intervenire con la pittura vera e propria, grazie a pigmenti specifici che macino io stesso'.
Molte delle opere di Tazzioli sono collocate all'estero (Irlanda e Svizzera), ma anche negli Stati Uniti, in cui, da diversi anni, tiene mostre personali in prestigiose gallerie d'arte fra lo stato di New York, il New England e la Florida.
In Italia ha esposto recentemente in mostre a Venezia e Firenze, sia in gallerie che rassegne d'arte nazionali. Ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti sia in Italia che negli Stati Uniti ed è presente sia nel 54° Catalogo Dell'Arte Moderna, edito da Giorgio Mondadori che nell'Annuario Internazionale di Arte Contemporanea 'Artisti'.
'Talvolta, per la particolarità delle tecniche che utilizzo, associo alle esposizioni anche dimostrazioni di carattere esplicativo ed educativo, come quella tenuta alcuni anni fa per alcuni mesi presso Palazzo Medici Riccardi a Firenze, in cui ho lavorato ad una scultura a grandezza naturale in marmo. In questo modo, i visitatori del museo, potevano vedere e comprendere i procedimenti che comportava l'esecuzione di una statua nel Rinascimento'.
Per le sue ricerche e le sue tecniche Tazzioli è stato invitato come relatore in convegni di archeologia, come il convegno nazionale tenutosi lo scorso anno a Chieti sull'archeologia preromana, o la ricerca “Stone monuments of ancient Italy (7th-4th cent. BC)”, in collaborazione con l’università di Innsbruck, in cui fu incaricato di valutare l'autenticità di steli funerarie etrusche presso il museo Pigorini di Roma. Lo scorso novembre ha collaborato, fornendo materiale iconografico, al convegno 'Leonardo e la Luna, alle origini della scienza moderna. Cinquecentenario di Leonardo e cinquantesimo dell'allunaggio', tenutosi presso la Pontificia Università Lateranense a Roma.
Fondatore e direttore artistico dell'associazione culturale, Accademia dell'Archipendolo, tiene corsi di arti figurative, in collaborazione con altri insegnanti e artisti, che vanno dal disegno alla calligrafia, dalla miniatura medievale alla scultura.
'Attualmente sono impegnato in alcuni progetti pubblici e privati, in particolare nell'esecuzione di una statua monumentale dedicata a Sant'Anselmo, santo fondatore dell'abbazia di Nonantola'.
Un artista modenese rispettoso delle tecniche cinquecentesche che unisce alla straordinarietà delle opere realizzate, un omaggio e un servizio all'Arte che ha fatto grande il nostro Paese.