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Domus clari Geminiani: da Caselli e Cavani lo spot più bello a Modena

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Il Duomo di Modena come non si era mai visto prima. Quasi 300 persone hanno partecipato, lo scorso 9 febbraio, alla presentazione e alla proiezione di “Domus Clari Geminiani”, il documentario nato da un'idea del giornalista Stefano Caselli (nella foto sotto) e di Renato Cavani, già direttore dei Musei del Duomo di Modena.



Nella chiesa della Madonna Pellegrina, in città, allestita con un maxi schermo, le immagini di Nicola Xella e la regia di Carlo Battelli hanno raccontato la storia della cattedrale, dalla fondazione ai giorni nostri. “E' stato uno sforzo notevole – ha spiegato Caselli – frutto dell'impegno collettivo di tutti noi e solo noi. Quando nel 2011 abbiamo iniziato le riprese avevamo ricevuto promesse di contributi, ma evidentemente erano solo chiacchiere da bar. Però con serietà e responsabilità abbiamo terminato il lavoro. Ed è stato anche più bello”. 


Un applauso prolungato ha accompagnato i titoli di coda al termine della video-visita di 100 minuti alla “Casa di San Geminiano”, attraverso un percorso che tocca la Cattedrale ma anche i tesori ospitati nei Musei del Duomo e alcuni luoghi della provincia modenese legati al Romanico, al Duomo e al Medioevo. Un ruolo importante nel racconto lo hanno giocato i cittadini di Frassinoro, che come per la loro Settimana Matildica, dedicata alla contessa di Canossa, hanno indossato i costumi aiutando la ricostruzione e trasformandosi nei protagonisti della Storia.

Ad esempio grazie a Dario Tazzioli, scultore nella vita e Wiligelmo nel documentario, è stata allestita una vera e propria “bottega” con tanto di scalpellini del 1100. Il grande protagonista è comunque il Duomo, raccontato anche grazie alle musiche di Enrico Degli Esposti, alle narrazioni di Franca Lovino e Andrea Ferrari, alla voce di Mario Cordova, uno tra i doppiatori italiani più apprezzati e conosciuti.

“E' stato bello – ha aggiunto Caselli – ricevere apprezzamenti sulla formula del racconto, sulle animazioni 3D, sulla fotografia e sulla completezza del lavoro, editabile come video-guida per la cattedrale ma anche come prodotto televisivo. Ora dobbiamo veicolarlo e abbiamo già alcune idee. E confidiamo che ci sia qualcuno in grado di comprendere le potenzialità del prodotto perché questo documentario è un formidabile strumento di promozione per la città, per la Regione e per l'Italia. Non a caso, al termine della proiezione – ha concluso Caselli – , tutti hanno manifestato la volontà e la voglia di andare a visitare il Duomo: obiettivo centrato”.



Per gli sviluppi sul progetto è stato attivato il sito www.videoduomomodena.it, e gli autori sono disponibili ad organizzare nuove proiezioni dopo il successo della “prima” alla Madonna Pellegrina, grazie alla disponibilità di don Matteo Cavani e alla collaborazione di don Federico Manicardi. Questo per promuovere la conoscenza di quello scrigno di storia, cultura ed arte sulle cui fondamenta è cresciuta un'intera città. Perché la nascita di Modena è strettamente al suo Duomo. “Che è soprattutto la Casa di San Geminiano – ha ricordato il professor Renato Cavani – ma è la casa di tutti. E permettetemi di ricordare qualcuno che ha davvero amato profondamente il Duomo e che per anni lo ha curato e custodito con rispetto e devozione: monsignor Rino Annovi”.

Giuseppe Leonelli
Giuseppe Leonelli

Direttore responsabile della Pressa.it.
Nato a Pavullo nel 1980, ha collaborato alla Gazzetta di Modena e lavorato al Resto del Carlino nelle redazioni di Modena e Rimini. E' stato ..   Continua >>


 
 


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