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In programma nel prossimo appuntamento di AngelicA Festival, giovedì 8 ottobre alle ore 21.00 , un doppio set. Il primo set è affidato a Magda Mayas e Christine Abdelnour , due personalità di spicco dell’attuale scena della musica improvvisata. Una pianista e l’altra sassofonista – entrambe di origini libanesi, ma Mayas di base a Berlino e Abdelnour in Francia – hanno condotto ricerche intensive sui rispettivi strumenti, che riescono a far suonare come una raffinata combinazione di suoni acustici ed elettronici, malgrado non facciano alcun uso di effetti elettronici. La loro musica si muove come un solo organismo e coinvolge l’ascoltatore con un costante flusso d’idee e colori basato sulla loro abilità di ascoltarsi e capirsi a vicenda.
A seguire, Massimo Pupillo e Stefano Giust presenteranno A letter to the future, un progetto ambizioso che nasce dalla necessità di comprendere il modo in cui le generazioni future ripenseranno il nostro presente: «una musica che si fa carico della tensione e delle speranze che caratterizzano la nostra particolarissima e inedita contemporaneità, − secondo quanto affermato dai due musicisti e compositori − diventando testimonianza essa stessa una testimonianza a cui tornare criticamente per guardare all’oggi, dal futuro».
Biglietto intero 8 € − ridotto 5 €, la biglietteria apre 30 minuti prima dell’orario di inizio del concerto
Christine Abdelnour
Nata nel 1978, Christine Abdelnour vive in Francia ma è di origini libanesi. Ha lavorato sia come solista che partecipando a tour internazionali con Andy Moor, Magda Mayas, Pascal Battus, Andrea Neumann, Bonnie Jones, Raymond Strid, Sven-Ake Johansson, Chris Corsano, Mazen Kerbaj e molti altri. Ha pubblicato più di dieci cd e ha collaborato con artisti attivi nei campi delle arti visive, della danza, della letteratura, della poesia e su progetti in ambito noise, elettronico, rock e free jazz. È già stata ospite di AngelicA nel 2010, in duo con Pascal Battus.
Magda Mayas
Nata nel 1979, è pianista e vive a Berlino. Nel corso degli ultimi vent’anni ha creato un linguaggio sonoro che utilizza sia le parti interne che quelle esterne del pianoforte, utilizzando amplificazione, preparazioni e oggetti che divengono estensioni dello strumento stesso.
Oltre al pianoforte, Maya suona il Clavinet/Pianet, un piano elettrico degli anni ‘60 con ance e bacchette metalliche. Al momento fa parte di Spill, un duo con il batterista Tony Buck, del duo con Christine Abdelnour, Great Waitress, un trio con Monika Brooks e Laura Altman e della Splitter Orchester di Berlino. Ha collaborato con numerose figure di spicco come John Butcher, Andy Moor, Eddie Prévost, Phill Niblock, Zeena Parkins, Hamid Drake, Joelle Leandre, David Sylvian, Paul Lovens, Ikue Mori, Andrea Neumann e Axel Dörner.
Massimo Pupillo
Nato a Roma e cresciuto ad Ostia. Poco più che ventenne, entra a far parte di un collettivo artistico romano chiamato Gronge, con cui inizia a girare per l’Italia nel circuito dei centri sociali, e quando quel progetto esaurisce la sua corsa, con due amici che già ne facevano parte, fonda gli Zu. Nei venti anni successivi gli Zu girano in tutto il mondo arrivando all’incredibile risultato di più di 2000 concerti e 18 album. Parallelamente agli Zu, fra le tante collaborazioni, quelle da ricordare sono certamente: Romeo Castellucci per Vexilla Regis Prodeunt Inferni, con Chiara Guidi (Societas Raffaello Sanzio), con l’incredibile coreografa americana di stanza a Berlino, Meg Stuart, con il gruppo di danza e performance Dewey Dell.
In musica, ha all’attivo collaborazioni con nomi storici della classica e dell’avanguardia come Terry Riley, Alvin Curran, il duo pianistico di Katia & Marielle Labeque in numerosi progetti, in cui ha condiviso il palco con Viktoria Mullova e Giovanni Sollima. Ha anche lavorato in studio con la soprano e direttrice d’orchestra canadese, Barbara Hannigan.
Nel mondo del rock ha collaborato con alcuni fra i più importanti musicisti del panorama internazionale, tra cui: Mike Patton, Stephen O’Malley ( Sunn O), Thurston Moore, Jim O’ Rourke (Sonic Youth), Guy Picciotto e Joe Lally (Fugazi), The Ex, Gabe Serbian (The Locust), Brian Chippendale (Lightning Bolt), FM Einheit (Einsturzende Neubauten), Buzz Osbourne (Melvins), Damo Suzuki (CAN), Mick Harris (Napalm Death, Scorn), Mark Greenway ( Napalm Death), Dälek, Gordon Sharp ( Cindytalk e This Mortal Coil).
Nel mondo della free-improvised music ha collaborato con Peter Brotzmann, Toshinori Kondo, Paal Nilssen Love, Mats Gustafsson, Ken Vandermark, Lukas Ligeti, Gianni Gebbia, Chris Corsano, Tony Buck (The Necks e Swans), Mette Rasmussen, Han Bennink, Lasse Marhaug, tra gli altri.
Stefano Giust
Stefano Giust è un musicista improvvisatore, batterista, compositore e factotum dell’etichetta discografica Setola di Maiale. Il suo lavoro come musicista è focalizzato nell’ampio spettro della musica sperimentale e si sviluppa in direzioni diverse, nelle quali l’improvvisazione ricopre un ruolo centrale. Da oltre trent’anni indaga questi aspetti in campo acustico, elettrico, elettronico e performativo. Nato nel 1968, inizia a registrare la sua musica a 14 anni e, nel corso del tempo, il suo approccio artistico e organizzativo rimangono senza compromessi, legati a una attitudine DIY.
Ha tenuto concerti in Italia, Inghilterra, Scozia, Paesi Bassi, Francia, Germania, Spagna, Portogallo, Svizzera, Austria, Slovenja, Belgio, Polonia, Croazia, Brasile e Vietnam. Ad oggi ha pubblicato un numero impressionante di album a suo nome e come co-leader, negli ambiti della musica di improvvisazione, del free jazz e della musica elettronica.
Ha collaborato con centinaia di musicisti di tutto il mondo, tra cui: Evan Parker, Gino Robair, Gianni Gebbia, Thollem McDonas, Herb Robertson, Philip Corner, Guido Mazzon, Tobias Delius, Tristan Honsinger, Steve Beresford, Giorgio Pacorig, Giovanni Maier, Jean-Luc Guionnet, Walter Prati, Hélène Labarrière, Pierpaolo Capovilla, Keiko Higuchi, Alessandro Bosetti, Clayton Thomas, Patrizia Oliva, Burkhard Beins, Xabier Iriondo, Vincenzo Vasi, Luc Ex, Roy Paci, Edoardo Marraffa, Lotte Anker, Steve Buchanan e Catherine Jauniaux.
Ha sonorizzato cortometraggi, film sperimentali e video arte. Nel 1993 ha fondato Setola di Maiale, etichetta discografica dedicata ai musicisti sperimentali, improvvisatori e compositori che finora ha pubblicato 430 titoli, coinvolgendo 700 musicisti provenienti da ogni parte del mondo.
Giuseppe Leonelli