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Festival di fotografia a Bologna: Closer, dentro al reportage

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Gli scatti di 11 fotografi con altrettante personali che ci parlano del nostro mondo, di quello che vediamo e di quello che non riusciamo o vogliamo vedere


Festival di fotografia a Bologna: Closer, dentro al reportage
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“Closer - dentro il reportage”, festival di fotografia di fotogiornalismo dedicato alla fotografia sociale e documentaria è in pieno svolgimento tra Bologna e Budrio e si concluderà domenica 3 novembre prossimo. Fino a quella data si possono ammirare, tra questi due luoghi, gli scatti di 11 fotografi con altrettante personali che ci parlano del nostro mondo, di quello che vediamo e di quello che non riusciamo o vogliamo vedere, di come siamo e di come eravamo. Un tuffo nella realtà che, per il momento in cui viviamo che porta a diffidare anche solo del termine “reale”, è come un tuffo in un altro pianeta. E non deve demotivare il termine “sociale”, come potrebbe accadere. La grande bravura dei fotografi ma soprattutto la loro finissima sensibilità hanno prodotto immagini di grande bellezza e coinvolgimento.

Il visitatore viene sommerso da un caleidoscopio di colori e situazioni, portato in viaggio “per montagne e colline, paesi e città” come si diceva una volta, a vedere mondi e a incontrare persone, i propri simili, gli altri, ovunque si trovino. Colpisce la delicatezza di questo gesto che non sbatte in faccia il dolore e la disperazione, l’urgenza e l’emergenza ma chiede allo spettatore il passo in più della riflessione. La sguaiatezza dell’urlo colpisce in prima battuta ma viene presto dimenticata, mentre ciò su cui siamo chiamati a dedicare del tempo, a riflettere, diventa più nostro, rimane dentro più a lungo. Ed è quello che succede davanti a queste foto. La loro bellezza e armonia è ciò che fa avvicinare lo spettatore ma è l’incontro con chi nelle immagini è ripreso che lo fa fermare lì davanti.
Nessun pietismo, nessuna richiesta di aiuto, semplicemente un presentarsi della realtà di cui prendere coscienza. E inaspettatamente anche gusto per la vita, ironia e allegria.
Cinque i progetti selezionati con una call internazionale ed esposti a Bologna alla QR Photogallery Via Sant’Isaia, 90. Cinque racconti scritti con la macchina fotografica con stili e sguardi molto personali. Si resta incantati davanti a “Grand Hotel Metropoliz” di Franco Buoncristiani, stupiti e commossi da “Child survival in a changing climate” di Luca Catalano Gonzaga, assorti davanti a “Misticismo Copto” di Cristina Garzone, indignati e ammirati da “Balkan Trieste” di Claudio Rizzini e coinvolti dalle “Titresimler Vibrazioni” di Lara Lasara.

 


Nella ex Chiesa di Sant’Agata a Budrio la mostra “Vita e lavoro nei paesi di confine” con le foto di Ellisiff Wessel aggiunge un tassello importante non solo alla storia sociale norvegese, ma anche alla storia della fotografia e a quella sociale femminile. Una vita quella della Wessel ai primi del secolo scorso, contrassegnata dal rifiuto delle convenzioni in favore delle proprie convinzioni, in questo sempre sostenuta anche dal marito. Una coppia illuminata e una donna straordinaria la cui storia possiamo conoscere grazie agli organizzatori e alla collaborazione con il lontano Varanger Museum, con l'utilizzo di materiale fotografico del dipartimento Grenselandmuseet di Kirkenes nella Norvegia settentrionale.
Sempre in Sant’Agata, la serie “Ben non va alla guerra” di Stefano Stranges continua ad affrontare il tema del rifiuto delle convenzioni e il coraggio richiesto per essere coerenti con questa scelta.
Imperdibili le indagini antropologiche di Federico Borella con “RelationChip” e Fatoumata Diabaté con “Le Studio Photo de la rue”, entrambi alle Torri dell’Acqua. Affiancate nello stesso luogo sembrano invitare a una riflessione su come eravamo e come saremo, e tanto sono fredde, nonostante il colore, le immagini di Borella, tanto sono calde, nonostante il bianco e nero, le immagini di Diabaté.
“Guaijro” di Fulvio Bugani e “Birth is a Dream” di Paolo Patruno raccontano l’incertezza di vite semplici, portate avanti con mezzi esigui, nelle quali il caso (o la fortuna) sono elementi discriminanti fortissimi.
Questa settima edizione del festival organizzato dall’Associazione Terzo Tropico APS vede come sempre la collaborazione con Witness Journal come media partner, per il secondo anno consecutivo con l’Associazione Tempo e Diaframma APS e, per questa occasione, con la Pro-Loco di Budrio. Il Comune di Budrio e il Comune di Bologna sono tra i sostenitori istituzionali dell’iniziativa.
Per gli appassionati che vorranno approfittare dell’occasione, domenica 3 novembre Federico Borella terrà un workshop sul Reportage in Bianco e nero – lezioni su un linguaggio che racconta la realtà da una prospettiva differente. Il workshop (originariamente programmato per il 27 ottobre) si svolgerà dalle 10 alle 18 presso le Torri dell’Acqua in Via Benni, 1.

 

Qui per il programma completo e per iscriversi.

 

Budrio
Federico Borella – RelationChip alle Torri dell’Acqua in Via Benni 1
Fatoumata Diabaté - Le Studio Photo de la rue alle Torri dell’Acqua in Via Benni 1
Fulvio Bugani – Guaijro in Sala Rosa via Marconi 3B
Ellisif Wessel - Vita e lavoro nei paesi di confine nella Chiesa Sant’Agata via Marconi 35
Stefano Stranges - Ben non va alla guerra nella Chiesa Sant’Agata via Marconi 35
Paolo Patruno - Birth is a Dream (Selezione Giuria Call CLOSER 2024) a Palazzo Gandolfi Chiusoli via Bissolati 108
Orari: venerdì ore 15-19 / sabato e domenica 10 - 13 e 14,30 – 19

 

Qr Photogallery, in via Sant’Isaia 90 a Bologna
Franco Buoncristiani - Grand Hotel Metropoliz
Luca Catalano Gonzaga - Child survival in a changing climate (premio Giuria Alex Nazzarro)
Cristina Garzone - Misticismo Copto
Lara Lasala - Titreşimler / Vibrazioni
Claudio Rizzini - Balkan Trieste / I Dannati del Silos
Orari: lunedì-venerdì 9-19 / sabato 9-14
Festivi chiuso

 

Ingresso e Informazioni
L’ingresso al festival nelle sale di Budrio e alla QR Photogallery a Bologna è gratuito.
Tutte le sale sono con accessi senza barriere architettoniche.
Per ulteriori informazioni, visita i siti ufficiali:
Letizia Rostagno

Redazione Pressa
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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 


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