Il confronto pubblico sui temi messi in gioco dalla pandemia ha portato i filosofi, forse con maggiore incisività che nel passato, a prendere voce in tv. Alla domanda se le posizioni critiche sul Green pass del noto filosofo Massimo Cacciari, membro del Comitato scientifico del Festival, imbarazzino gli organizzatori, il direttore Francesconi risponde netto: 'Per niente. La democrazia prevede differenza; è, come diceva Kant, l'uso pubblico della ragione. La differenza di opinioni è un valore'.
Dunque il Festival quest'anno servirà a impostare i termini di un dibattito spesso mal condotto: 'Chiarire e non cercare consenso. Proveremo a dire- spiega Francesconi- che c'è l'esigenza di capire cosa è la libertà comune, quella intersogettiva, nella cornice delle Istituzioni che ha comunque bisogno dell'adesione dei singoli per essere attuata.
La filosofia aiuta, ancora una volta, a togliere illusioni: 'E' solo una finzione l'idea di essere libero solo per se stesso, nemmeno il free rider lo è. La realtà, prima ancora delle regole istituzionali, è in attrito con questa lettura'.