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Inizia oggi il ciclo di lezioni aperte “I linguaggi della musica attraverso la storia” tenute dal maestro Mirco Bondi con l’Associazione di Promozione Sociale Amici della Musica Nino Rota di Fiorano Modenese. Attraverso dieci incontri a cadenza mensile erano analizzati stili e innovazioni della storia della musica attraverso il lavoro dei principali compositori.
Primo appuntamento oggi a Villa Cuoghi con la lezione “Dal Gregoriano alla Polifonia”. Ne abbiamo parlato con Mirco Bondi, curatore di questa serie di appuntamenti «Con queste lezioni aperte vogliamo ripercorre la storia della musica attraverso le innovazioni dei compositori, pertanto si parla anche di quelli che sono stati gli apporti tecnici, perché quando si spiega un autore è necessario spiegare quali sono state le innovazioni apportate, non limitandosi alla biografia, anche per curare meglio l’ascolto delle sue opere»
Gli incontri non sono rivolti a isoli musicisti, ma ad una platea più ampia «la sfida è quella di far comprendere ai non musicisti, nel pratico o con esempi chiari all’ascolto, in cosa consiste un cambiamento o una rivoluzione che il compositore ha attuato, questo anche per far capire la differenza tra gli stili».
Primo appuntamento di dieci, “Dal gregoriano alla Polifonia” perché «è dal gregoriano che è iniziata la musica occidentale fino ad arrivare ai gironi nostri, anche se sarà necessaria una premessa, perché nulla nasce dal niente; andremo a vedere dove nasce lo stesso gregoriano e a quali riferimenti ha fatto capo, musica greca, ebraica e orientale. Poi si svilupperà il discorso fino ad arrivare alle prime polifonie».
Particolarmente curato sarà, per tutto il ciclo delle lezioni «il rapporto tra il modo di ascoltare di oggi, col significato di quella musica all’epoca in cui fu composta e con ciò che significava per chi l’ascoltava all’epoca. Questo per capire e ascoltare cose che non sempre risultano comprensibili ai giorni nostri».
L’appuntamento è alle 17 a Villa Cuoghi (Fiorano Modenese), presso la sede di APS Amici della Musica Nino Rota. L’ingresso è gratuito, non ci saranno esibizioni dal vivo, ma sono previsti momenti di ascolto.
Stefano Bonacorsi
Redazione Pressa
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