Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
'Ferrara è la più bella città dell'Emilia. Perché? Non si può spiegare, è una sensibilità personale, sarebbe come spiegare l'anima. Qui vivi emozioni che non si possono raccontare'. A parlare è Franco Fontana, uno dei fotografi italiani contemporanei più celebri a livello internazionale, oggi a Ferrara nell'ambito del Festival Riaperture. Questa mattina Fontana ha visitato la chiesa di San Giuliano dove sono esposti alcuni suoi scatti. Qui è stato accolto dall'assessore Marco Gulinelli e da Giacomo Brini, curatore di 'Riaperture'.
Il famoso fotografo, oggi 87enne - che questo pomeriggio terrà un workshop a Grisù - passando in rassegna le sue celebratissime foto, esposte negli scenari dell'antica chiesa, ha rivelato alcuni dei suoi ultimi lavori: la collaborazione con Lamborghini, sulla cui storia sono in corso le riprese proprio nel territorio ferrarese, e l'idea di realizzare un progetto sulla 'Quinta strada', tra foto e testi letterari, e con un chiaro riferimento anche al film del 1926 di Robert Vignola.
Un progetto che condivide con un altro grande della fotografia, Italo Zannier ('io vorrei fare le foto, lui i testi'), che ha esposto, proprio nei mesi scorsi, al Padiglione di arte contemporanea di Ferrara. Su proposta dell'assessore Gulinelli è nata l'idea di utilizzare come scenario, al posto di New York, Ferrara e il suo corso Ercole I d'Este. Un'idea accolta con favore dallo stesso Fontana: 'Molto interessante, ne parlerò con Italo', ha detto. Parlando di futuro c'è stato spazio anche per una riflessione sull'avvento del digitale: 'Il mondo non si ferma - ha detto Fontana -. Il progresso nasce da sempre con una 'bestemmia', quando nacque l'ottica con messa a fuoco automatica furono mugugni. Ma oggi la pellicola è archeologia. Photoshop? A me non interessa come hai fatto una cosa ma perché l’hai fatta. Le 'fontanate' le hanno fatte in tanti, riprendendo i miei lavori, e forse anche io qualche volta, ma io le ho fatte per primo. Per me la fotografia creativa rappresenta l'esistenza come metafora'. A Fontana sono arrivate le congratulazioni anche di Giacomo Brini di Riaperture: 'Ho sempre ammirato i suoi scatti e avere a Ferrara, oggi, un grande Maestro è bellissimo. Ho fatto tante foto in vita mia, ma l'occhio che ha lui sulla realtà è unico'.
Nella foto, Franco Fontana, nel corso della sua visita alla chiesa di San Giuliano, a Ferrara
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>