Velia e Giacomo Matteotti, il coraggio quotidiano dell’antifascismo
Nella Sala dei Passi Perduti del Palazzo Comunale una mostra racconta la storia personale e civile dei coniugi Matteotti
La mostra, composta di 12 roll-up e con i disegni dell’illustratrice romana Nora, è stata inaugurata questa mattina alla presenza del sindaco del Comune di Modena Massimo Mezzetti e dei curatori del progetto e dell'allestimento Maurizio Galli e Giovanni Taurasi. Rimarrà visitabile a ingresso libero fino a martedì 6 maggio dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 19.
Concepito come uno strumento didattico per sensibilizzare le nuove generazioni sui valori della democrazia, della giustizia sociale e dell'antifascismo, attraverso un linguaggio accessibile e coinvolgente, il progetto mira a trasmettere la memoria storica di Giacomo Matteotti e il ruolo fondamentale di Velia Titta, spesso trascurato, ma essenziale nel sostenere il marito e nel rappresentare il dolore silenzioso di molte donne dell'epoca. Nel giugno del 1924, quando Matteotti viene sequestrato e ucciso, Velia ha 34 anni, conosce Giacomo da 12 anni ed è sposata con lui da 8, è madre di tre figli, Giancarlo, Matteo e Isabella, rispettivamente di 6, 3 e quasi 2 anni.
Progettata graficamente da Gianluca Staderini, la mostra completa il progetto “Velia e Giacomo” che ha previsto anche un’animazione in 2D e un albo illustrato da Nora, arricchito da un'appendice storica curata da quattro giovani storici del Master in Comunicazione Storica dell'Università Roma Tre: Andrea Annecchino, Ilaria Giacobbi, Chiara Senesi e Serena De Conciliis. Il volume approfondisce la vicenda storica, contestualizzando le lettere e gli eventi che hanno segnato la vita dei due protagonisti
L’iniziativa rientra nel programma predisposto dal Comune di Modena per l’80° anniversario della Liberazione dal nazifascismo, promosso insieme ad Anppia Provinciale al Comitato per la storia e le memorie del Novecento e al Comitato provinciale celebrazioni 80° della Liberazione.
Letizia Rostagno
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