Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Domani alle 11 i punti vendita dei centri commerciali modenesi e di tutti i centri commerciali d’Italia manifesteranno contro le chiusure nel fine settimana con il gesto simbolico di abbassare le saracinesche per alcuni minuti. L’iniziativa, che sul territorio italiano coinvolge 30.000 negozi e supermercati, è promossa dalle associazioni del commercio, ANCD-Conad, Confcommercio, Confesercenti, Confimprese, CNCC–Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali e Federdistribuzione, che chiedono l’immediata revoca delle misure restrittive che da oltre 6 mesi impongono la chiusura dei negozi nei giorni festivi e pre-festivi.
Le Associazioni del commercio vogliono dare voce ai 780.000 lavoratori delle 1.300 strutture commerciali integrate presenti su tutto il territorio nazionale, che vivono da oltre un anno in un clima di forte incertezza, aggravato dalle stringenti misure con cui il Governo impedisce a migliaia di attività commerciali di lavorare nel week-end, ovvero nei giorni più importanti della settimana in termini di ricavi e fatturato.
'Nel dettaglio, il Centro Commerciale Grandemilia, rappresenta un motore economico e un presidio occupazionale strategico a livello territoriale - dice il direttore del Centro Fausto Simili - in virtù dei suoi 90 negozi, alcuni gestiti da imprenditori locali, e di un indotto tra diretto e indiretto che garantisce 2000 posti di lavoro. Grandemilia, inoltre, con i suoi 6 milioni di visitatori l’anno, rappresenta una vera e propria piazza urbana, destinazione non solo per lo shopping ma anche per le numerose attività di ristorazione e leisure, nonché per i molteplici servizi rivolti alla cittadinanza. Il tutto condotto con i più elevati standard di sicurezza. Alla manifestazione di protesta ha aderito la maggior parte dei negozi del nostro Centro'.
'Sono incomprensibili le ragioni del decreto che continua a far rimanere chiusi nei giorni festivi e prefestivi i punti vendita dei centri commerciali. La Rotonda, così come le altre strutture di questo tipo in Italia, è uno spazio sicuro sia per i lavoratori, sia per i consumatori. - ha spiegato Andrea Rizzo, direttore del centro commerciale La Rotonda -. Presso La Rotonda lavorano circa 700 addetti impiegati nelle varie attività del centro commerciale. Si tratta di 700 famiglie modenesi che ormai da troppo tempo vivono nell’incertezza e che meritano non solo rispetto, ma anche risposte'.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>