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Dopo la pubblicazione dei conti del secondo trimestre Ferrari frena in borsa, con un calo arrivato anche oltre i 3 punti, prima di ritornare a una perdita di circa un punto percentuale. I conti sono stati nel complesso positivi: l'utile netto si è attestato a 206 milioni di euro, contro i 9 milioni dello stesso periodo del 2020, le consegne di auto sono aumentate del 93% a 2.685 unità e i ricavi sono stati pari 1,035 miliardi di euro, +81% sul 2020 e +5,2% in confronto al 2019. Il free cash flow industriale ammonta a 113 milioni e la guidance 2021 è stata alzata da circa 350 milioni a circa 450 milioni di euro.
I conti, come spiega Radiocor, sono al vaglio degli analisti: gli esperti di Equita per il trimestre vedevano ricavi per 1,039 miliardi con un utile netto di 210 milioni, quelli di Mediobanca Securities stimavano ricavi per 1,038 miliardi con un utile netto di 205 milioni, mentre gli analisti di Banca Akros attendevano un utile per 210 milioni. Il consensus indicato da Bloomberg era per 1,049 miliardi di ricavi, 369 milioni di Ebitda, 254 milioni di Ebit e un utile netto 198 milioni.
Va detto che l'indebitamento industriale netto Ferrari al 30 giugno 2021 è pari a 552 milioni di euro, rispetto a 420 milioni al 31 marzo 2021.
L'aumento è attribuibile alla distribuzione dei dividendi per 162 milioni di euro e al riacquisto di azioni per 82 milioni di euro, che hanno piu' che compensato la generazione positiva di free cash flow industriale nel corso del trimestre. Al 30 giugno 2021 le passività per leasing derivanti dall'adozione dell'IFRS 16 sono state pari a 61 milioni. Al 30 giugno 2021, la liquidità totale disponibile era pari a 1.689 milioni di euro (1.730 milioni al 31 marzo 2021), incluse linee di credito committed e inutilizzate per 767 milioni di euro.
Redazione Pressa
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