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CosìCna servizi per salvarsi diventa una srl: previsti tagli sul costo del personale

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Il 26 settembre scorso il conferimento ufficiale alla srl con un capitale da 3,1 milioni davanti al notaio Manfredini. Con Galavotti e Petrillo. Di fatto Cna servizi si riduce a uno studio commerciale privato al pari degli altri con buona pace della mission mutualistica e della rappresentanza d'impresa


CosìCna servizi per salvarsi diventa una srl: previsti tagli sul costo del personale
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Come anticipato a luglio dalla Pressa, Cna servizi soc.cooperativa (la storica cassaforte della Cna modenese con 11.192 soci) ha conferito la sua attività ad una srl (Cna servizi Modena srl) il cui capitale è stato aumentato,  per l'occasione il 26 settembre scorso, a 3 milioni e 100mila euro. Una operazione, la cessione del ramo d'azienda, resa obbligatoria dal devastante stato di bilancio della associazione frutto della decennale gestione di Maurizio Torreggiani

A fine giugno infatti l'assemblea dei soci ha approvato il bilancio di esercizio della Cna servizi. Un bilancio con numeri talmente allarmanti da confermare non solo la situazione di pre fallimento della Cna modenese (con la neccessaria applicazione dell'Art.67 della legge fallimentare), ma da obbligare appunto il conferimento attraverso la cessione del ramo d'azienda a una srl. Una operazione inevitabile (in base all'art.

2446 del codice civile) a causa della erosione di oltre un terzo del capitale sociale, con il bilancio della Cna servizi, presieduta da Cesare Galavotti, chiuso con una perdita di esercizio pari a 3 milioni e 318mila euro. Un conferimento di ramo d'azienda avvenuto sempre il 26 settembre scorso e seguito dallo studio Trombone (il commercialista modenese professionista in liquidazioni).

Così il 26 settembre 2017, davanti al notaio Federico Manfredini, Cesare Galavotti, in rappresentanza della Cna servizi cooperativa e Gennaro Petrillo, in rappresentanza della Cna servizi srl, hanno conferito nella srl un ramo d'azienda che di fatto copre l'intero patrimonio e attività della coop. Per la precisione: lo svolgimento delle attività di erogazione dei servizi in ambito fiscale, in ambito servizi amministrativi e in ambito lavoro (di fatto la gestione buste paga).

Dal punto di vista patrimoniale sono stati conferiti: immobilazioni immateriali, immobili sociali, impianti, macchianari e attrezzature, partecipazioni, crediti, rimanenze, depositi bancari e debiti verso le banche, i fornitori, l'erario e i lavoratori. E ancora: Tfr e rapporti giuridici e contratti attivi e passivi. Tutto questo esclusi 'il conto corrente in Carisbo, debiti verso alcuni fornitori e crediti di difficile recuperabilità. Il tutto come ben noto alle parti' - recita l'accordo.

Il valore di tutto questo ramo d'azienda? Appena 265mila e 857 euro. Ad acquisire una srl il cui presidente del cda è Cesare Galavotti (presidente anche della coop), il vice Claudio Medici (anche presidente Cna associazione) e ad è Mauro Roncaglia.

Un passaggio epocale per Cna: con il conferimento del ramo d'azienda alla Cna Servizi srl si chiude di fatto parte della storia associazione modenese. Il passaggio dalla 'coop' alla 'srl' determinerà infatti una totale differenziazione rispetto al passato nella gestione della società. I servizi verranno venduti non solo alle aziende associate ma a chiunque ne faccia richiesta, ma l'aspetto fondamentale è che le quote della srl potranno essere acquistate da singoli soci e imprese, teoricamente anche non associate alla Cna. Non più una testa un voto, non più lo stesso peso per testa: è questo quello che potrebbe profilarsi. Di fatto Cna servizi si riduce e si pone sul mercato come uno studio commerciale privato esattamete al pari degli altri con buona pace della mission mutualistica e della rappresentanza d'impresa.

IL BILANCIO LACRIME E SANGUE

Ma ricordiamo il bilancio drammatico della Cna servizi, numeri frutto ovviamente della decennale era caratterizzata dalla presidenza di Maurizio Torreggiani.

  • Cominciamo dai debiti. Nel 2016 i debiti con le banche (Bper su tutte) sono di 17 milioni e 730mila euro, contro i 20 milioni e 928mila del 2015. I debiti per il Tfr da saldare sono 6 milioni e 287, praticamente invariati rispetto al 2015. I debiti tributari ammontano invece a 6 milioni e 327mila euro, nel 2015 erano 3 milioni e 600mila euro e coi fornitori i debiti si attestano a 2 milioni e 985mila euro. Di qui, come detto, un risultato di esercizio in perdita per 3 milioni e 318mila euro. Ogni associato ha una quota sociale di 400 euro: si stanno effettuando perizie per salvaguardare almeno questa quota sociale.
  • Il 2016 è stato chiuso con un fatturato di 30 milioni e 990mila euro (solo una decina di anni fa si attestatava a 45 milioni) e per il 2017 si prevede un ulteriore calo dell'1,7%. Un fatturato costruito per il 40 per cento sul servizio paghe, per il 20 per cento sul servizio contabilità, per il 24% sulle dichiarazioni dei redditi. Un fatturato che è in calo - per stessa ammissione dei tecnici Cna - per la semplificazione sul 730 che ha tolto l'esigenza di burocrazia. Gli introiti per i servizi sono infatti calati del 3,1% sul 2015 (meno 990mila euro), un calo che si somma a quello del 5,9% del 2015 sul 2014 e così sul 2016 i ricavi per i servzi si attestano a 24 milioni e 300mila euro.
  • Ad oggi Cna servizi ha saldato Iva e Irpef 2015 e saldato Inps 2014-2015, mentre mancano 4,5 milioni di euro di Iva da versare per il 2016.
  •  Sono state vendute tutte le quote Assicoop (Unipol) per un 1 milione e 200 mila euro e svalutati crediti per 2,9 milioni. Gli insoluti restano il problema principale. Ad oggi Cna servizi ha crediti per complessivamente circa 19 milioni e 175 mila euro di cui 12 milioni verso clienti e per Cna associazione di 5,3 milioni. 

  • Le aziende che acquistano servizi di contabilità sono calate del 5% e del 3,8% quelle che utilizzano il servizio paghe Cna. Nel 2016 i nuovi soci sono stati 69 e 2364 quelli che hanno lasciato.

  • Il costo del lavoro è  pari a 20 milioni e 800mila euro e rappresenta oltre il 60% dei costi complessivi. Sebbene dipendenti siano calati di 21 unità (oggi sono 451 di cui 444 a tempo indeterminato) i costi restano invariati rispetto al 2015 perchè la mancata fusione con Bologna (che pareva già realizzata ma che sfumò per giochi di poltrone) ha comportato il riassorbimento di tutti i dipendenti (27) già confluiti nella nuova società. Va ricordato in questo contesto l'accordo sindacale che ha bloccato gli stipendi fino al 2018.
  • Infine i prossimi passaggi. Ecco in sintesi il piano industriale finanziario della Cna srl per gli anni 2017-2020,. come ben si evince dai numeri gli ipotetici maggiori ricavi sono dati dal taglio dei costi diretti e indiretti del personale e delle sedi. 

Leo


Redazione Pressa
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