Emilia Romagna, in due anni anni più che raddoppiata la Cassa integrazione
'Numeri estremamente preoccupanti: siamo arrivati a livello nazionale a 25 mesi ininterrotti di calo della produzione industriale'
Numeri che contraddicono i toni entusiasti coi quali Fdi Modena ha recentemente (foto sopra) salutato i numeri sul lavoro. 'Oltre 1 milione di nuovi contratti a tempo indeterminato, 10 milioni di donne al lavoro: il tasso di occupazione femminile più alto di sempre, 24,3 milioni di persone occupate: tasso di occupazione al 63%, il più alto della nostra storia, disoccupazione giovanile al 16,9%: il livello più basso dal 2004' - scriveva il senatore Michele Barcaiuolo. E ancora: 'Distribuzione degli utili aziendali ai dipendenti, salari in crescita, taglio del cuneo fiscale e incentivi per assumere giovani, mamme e lavoratori stabili. Con Fratelli d’Italia, il lavoro torna protagonista'.
Massimo Bussandri, segretario regionale Cgil, parla di numeri 'estremamente preoccupanti: siamo arrivati a livello nazionale a 25 mesi ininterrotti di calo della produzione industriale. Un fatto drammatico. Come sono drammatiche le tante crisi industriali che si stanno aprendo in maniera diffusa anche nel nostro territorio'. Rilancia quindi il segretario regionale Cgil: 'Chiediamo da mesi risposte su investimenti, politiche industriali e ammortizzatori sociali ma il Governo appare completamente disinteressato alle condizioni reali dell'economia e del lavoro del paese. La propaganda del Governo è insopportabile: la realtà è che la manifattura è in crisi, aumenta la precarietà, i salari reali non salgono e si continua a morire sul lavoro'. Per questo, ricorda Bussandri, 'i referendum dell'8 e 9 giugno sono un appuntamento fondamentale'. I dati vedono Bologna prima (4.398.344 ore rispetto alle 3.311.532 del 2024, +32,8%) seguita da Modena (4.068.790 contro 2.545.199, +59,9%) e Reggio (3.511.756 contro 1.722.071, +103,9%), territorio con l'aumento maggiore in regione, dove la sola Rimini inverte il trend (-43,3%). In testa ci sono le Attività meccaniche (11.633.164 ore, +39,3% rispetto al 2024 e +181,9% rispetto al 2023) seguite da Lavorazione minerali non metalliferi (2.350.216, +33,5%, +54,4%) e Industrie dell'abbigliamento (1.075.548 ore, +12% e +124,7%).
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