La sentenza di primo grado di oggi decreta la colpevolezza dei proprietari e del consulente con una pena di 1 anno e 10 mesi e riconosce alla Fiom e ai 14 lavoratori costituitisi parte civile, i danni da quantificare e liquidare in separato giudizio civile. Assolta la Posiedlik per non aver commesso il fatto. “Consideriamo importante questa sentenza – afferma il segretario della Fiom/Cgil - che afferma quanto la Fiom ha sostenuto dall’inizio della vertenza, ovvero che una tale operazione, sia in termini etici che normativi, è assolutamente inaccettabile. Nessuna voglia di vendetta da parte della Fiom, ma bensì la necessità di affermare un principio di giustizia e mandare un messaggio chiaro che queste vicende sul territorio modenese non possono e non devono succedere. I lavoratori sono una risorsa e non devono essere considerati un peso economico per l’azienda e il motivo per delocalizzare”. Foto Pedroni - servizio Iene
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