Gli Usa fanno buoni affari a Modena

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 Piu' affari con gli Usa per le imprese emiliano-romagnole e modenesi. Stando agli ultimi numeri del Retail value management & research Unicredit, elaborato su dati Istat, emerge che quello statunitense resta 'un mercato dalle prospettive interessanti per lo sviluppo del business delle imprese locali', in sostanza 'un trampolino di lancio' ideale per avviare o intensificare l'export. Sulla base di questo quadro si e' aperto oggi il forum internazionale 'Focus on Usa', di scena al museo Enzo Ferrari di Modena per iniziativa di Unicredit. Dunque, nei primi sei mesi del 2017 il giro d'affari dell'Emilia-Romagna con gli Stati Uniti ha riguardato quasi 422 milioni di euro di importazioni e oltre 2,9 miliardi di euro di esportazioni. Rispetto al primo semestre 2016, le vendite hanno fatto registrare un +5% e gli acquisti sono invece diminuiti del 9%.

Ecco, nell'ordine, i settori trainanti per le esportazioni dall'Emilia-Romagna negli Usa, nei primi sei mesi del 2017: macchinari e apparecchi per quasi 900 milioni, in aumento del 3% rispetto al primo semestre 2016; mezzi di trasporto per 820 milioni (+7%); articoli in gomma, materie plastiche e altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi per quasi 360 milioni (+7%); prodotti alimentari, bevande e tabacco per oltre 200 milioni (+7%); prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori per piu' di 170 milioni (+2%).

Venendo a Modena, nei primi sei mesi mesi del 2017 il giro d'affari provinciale con gli Usa ha riguardato quasi 114 milioni di euro di importazioni e oltre 920 milioni di euro di esportazioni. Rispetto al primo semestre 2016, sia gli acquisti sia le vendite hanno fatto registrare un +11%. Tra i settori piu' attivi anche a Modena, i mezzi di trasporto per oltre 440 milioni (+20%), articoli in gomma, materie plastiche e altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi per oltre 200 milioni (+5%), macchinari e apparecchi per quasi 134 milioni (-4%), prodotti alimentari, bevande e tabacco per poco meno di 70 milioni (+1%), articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici per oltre 23 milioni di euro, 'in fortissimo aumento rispetto al primo semestre 2016', dicono gli esperti.